“La questione è ideologica e culturale. Sono convinti che il vaccino sia come le scie chimiche e la terra piatta: le persone non si muovono da una posizione radicale”. Per Emanuele Montomoli, docente di igiene dell’Università di Siena e cso di Vismederi, non bisogna illudersi: cercare di convincere i non vaccinati a farsi somministrare una dose anti-covid è “fiato sprecato”.
Secondo l’ultimo report odierno della struttura commissariale per l’emergenza sanitaria gruppo degli irriducibili no-vax è costituito da poco più del 13% della popolazione italiana over 12. In Toscana Giani aveva parlato di “quasi 200mila no vax” e si era detto convinto che “se cercassimo di assottigliare il più possibile questa percentuale di persone tra cui si diffonde il covid sicuramente ridurremmo le preoccupazioni per i giorni a venire”.
Per Montomoli “l’unico modo per persuaderli è dialogare con loro e fare vedere i numeri dell’andamento del contagio – prosegue -. Qualcuno potrebbe capire ma c’è anche chi continua a pensare che questi farmaci siano fatti addirittura con feti abortiti. Anche il green pass ha spinto qualcuno a vaccinarsi, ma non più di tanti”. Le parole dello scienziato sulla certificazione verde trovano conferma anche nei report dell’Asl sud est: il green pass pare non aver sortito effetti clamorosi e le prime dosi fatte nella settimana che va dal 2 al 9 novembre in provincia di Siena sono state solo 641.
Per questo il professore si dice “molto pessimista”, evidenziando che “sono 100 anni che che cerchiamo di spiegare l’efficacia della vaccinazione” ma che “i no-vax appaiono sempre più arrabbiati”. Sebbene più di 45 milioni di persone, oltre l’83% dei cittadini che hanno più di 12 anni, si sia fatto somministrare due dosi, la minoranza dei non vaccinati “incide nell’infezione – afferma il fondatore di Vismederi-: la variante delta del coronavirus ha un R0 pari a 7 e quindi si propaga velocemente. Avere anche un 10% di vaccinati fa comunque circolare il virus. Aggiungiamoci anche che i non vaccinati stanno insieme, come chi sta manifestando: le proteste degli ultimi giorni sono state perfette per diffondere malattie infettive”.