Gianluigi Paragone, leader di Italexit, si è fermato a Siena per presentare la propria lista, come dichiara lui stesso: “Siamo qua per presentare la nostra lista. Vogliamo capire meglio e da vicino qual è il pensiero dei cittadini al riguardo della vicenda Monte dei Paschi. Per chiedere al presidente del Consiglio, Mario Draghi, tra i fautori della caduta della banca senese quali siano le azioni per salvarla”.
“Quella di Siena sarà la nostra prima candidatura -annuncia il senatore-, visto che parteciperemo alle suppletive”. “L’ex governatore -continua ancora Paragone- della Banca d’Italia dovrà spiegarci alcune cose sull’acquisizione di Antonveneta da parte di Mps, sull’iper-valutazione, dovranno spiegarci come mai l’amministratore delegato di Leonardo, ex Finmeccanica, partecipata di Stato, è ancora retta da un condannato in primo grado per gravi reati finanziari”. “A me sembra che qualcuno voglia coprire le carte, eppure dentro Monte dei Paschi ci sono i soldi dei senesi e dei contribuenti italiani”, spiega il leader di Italexit, che prosegue: “A Siena si presentava quel Padoan che aveva salvato Mps, e che oggi è presidente di Unicredit che è la banca, guarda caso, a cui vorrebbero regalare, nei fatti, la banca di Siena. Questo è il sistema che vogliamo raccontare e mettere a nudo: inchiodare la politica nazionale su questo argomento. Sono curioso di sapere chi candiderà il centrosinistra al posto di Padoan”.
Infine, il senatore Paragone, conclude parlando di Europa: “La Gran Bretagna, da sola, è riuscita a fare ciò dove l’Unione Europea ha fallito: la Brexit è stata una sconfitta dell’Europa”. Sui presunti soldi che arrivano dall’Europa Paragone chiosa: “Dopo un anno in cui parliamo di questi soldi non ho conosciuto nessuno che abbia ricevuto un euro. L’atterraggio di questi soldi sull’economia reale è pari a zero”.