L’8 marzo la presentazione dell’opera “Rosso sangue”. Franca Marini: “La giustizia il filo che unisce il mio lavoro”

Sarà presentata domani, l’8 marzo, in occasione della Giornata Internazionale dei diritti delle donne, l’opera “Rosso sangue”, installata davanti al dipartimenti di Scienze politiche a Siena. L’opera, che ha come tema centrale la violenza sulle donne, è stata realizzata da un’artista senese Franca Marini che ha spiegato: “Il lavoro mi è stato commissionato in occasione di un evento coordinato dalla professoressa di diritto internazionale, Alessandra Viviani, sul tema della violenza di genere e diritti umani. Si tratta di un’opera che è nata dalla mia esigenza di portare il mio contributo al mondo che mi circonda”.

L’artista, che vanta lavori in tutto il mondo, ha realizzato anche un’altra installazione a Siena, “Giustizia” che è collocata proprio nei giardini del tribunale della città. “Giustizia – racconta – nasce all’interno di uno spazio molto significativo, un tribunale, che possiamo considerare il tempio della giustizia. Ho provato a sviluppare il tema, non tanto come attività giudiziaria e istituzionale, ma la giustizia intesa in un senso ampio di giustizia tra gli uomini”.

“Il sociale è un ambito che mi ha sempre interessato molto – dice l’artista -. Nel 2014 girai un film, “Un sogno a Gaza” nell’omonima striscia, che si concentrava sulla vita di un parkourist che voleva fuggire. Ma ho anche trattato dei fenomeni migratori, un tema che ha suscitato in me una sorta di responsabilità etica: la prima mostra sul tema l’ho tenuta in New Jersey ma ne no fatte anche altre. Il filo che collega tutto il mio lavoro è la giustizia, inteso anche come offrire a tutti gli esseri umani le stesse possibilità di sviluppo. Tutto ciò contrasta enormemente con la situazione globale del pianeta, ogni giorno assistiamo a tragedie, non ultima quello che è successo a Cutro”.

E.G.