La Bottega Young ed ‘Erbe urbane’, così Maria Vittoria Manganelli riscopre gli odori perduti

Cinque start up innovative per formare le imprese del domani. È questo il progetto ‘La Bottega Young’, un ‘incubatore’ in cui le idee di cinque giovani under 35 prendono vita. C0sì, nella splendida cornice di Villa Rubini, i ragazzi selezionati dal bando ‘Ri-generazione – Giovani mestieri creativi’ di Fondazione Monte dei Paschi, si scoprono le cinque aziende del futuro. Tra i giovani c’è anche Maria Vittoria Manganelli, responsabile di ‘Erbe urbane’.

“La mia, è una passione che parte da lontano – racconta Maria Vittoria – verso la natura nel senso più lato del termine: non dobbiamo pensare solo a erbe, piante e fiori.”. La giovane imprenditrice continua poi sul percorso formativo che ha dovuto affrontare: “Ho frequentato dei corsi per il riconoscimento delle erbe spontanee e da lì, grazie ai bandi, ho deciso di intraprendere questo mio percorso”.

“Grazie al mio lavoro – prosegue Maria Vittoria – si potranno riscoprire sapori, odori e sensazioni della tradizione e non solo, che molto spesso vanno persi. Per il percorso di oggi sono partita, in collaborazione con la fattoria di Tegole, dal vino: ho scomposto un vino in tutte le sue componenti così che chi vuole può distinguere terra, erbe, uva, mosto, rami e altro ancora”. “Sicuramente – spiega ancora – il mio lavoro ha un suo legame diretto col mondo dei cocktail e della mixology e poi la cucina e ricette”.

Per quanto riguarda il futuro la protagonista di ‘Erbe urbane’ non si pone limiti: “Vorremmo arrivare in tutto il mondo: abbiamo un sito internet e vorremmo far conoscere a quante più persone il nostro prodotto. Sicuramente il legame con Siena rimane molto forte, ma la nostra idea è di raggiungere chiunque sia interessato”.

“Il nostro grazie – conclude Maria Vittoria, parlando anche a nome degli altri componenti della Bottega Young – va alla Fondazione Monte dei Paschi per la parte di accompagnamento all’idea di impresa. Sicuramente quello che ha mosso tutto è stata la passione, una passione che non ci ha mai fatto demordere ma ci ha reso sempre più convinti della nostra scelta”.

Emanuele Giorgi