È ancora la Toscana del vino sul panorama mondiale ad essere protagonista. Non è passato molto tempo, dal World’s Best Awards che ha premiato la struttura di Castiglion del Bosco nella provincia di Siena come migliore al mondo, che arriva un nuovo prestigioso riconoscimento.
Questa volta è il World’s Best Vineyards 2022 a premiare la rinomatissima e storica azienda toscana di Marchesi Antinori come la cantina più bella del mondo. La classifica, rivolta all’eccellenze dell’enoturismo mondiale, valuta le cantine più suggestive di tutto il globo, che una persona dovrebbe visitare almeno una volta nella vita. L’obiettivo è ovviamente quello di promuovere l’enoturismo su scala globale.
Nella classifica, svelata a Mendoza in Argentina, si trovano non solo eccellenze dal punto di vista enologico, ma luoghi da visitare che offrono al visitatore, sia esso appassionato o professionista del settore, la possibilità di vivere esperienze uniche ed esclusive. A votare è stata una giuria composta da oltre 500 intenditori di vino, sommelier ed esperti di viaggi e turismo.
I criteri in base ai quali viene espresso il giudizio, sono molteplici e si basano sulla qualità dell’esperienza complessiva, sull’atmosfera, la cucina, le attività, il panorama, il personale e il rapporto qualità prezzo. Progettata da Marco Casamonti e basata sul concetto di famiglia, la cantina Antinori nel Chianti Classico ha aperto nel 2012 dopo sette anni di lavori. Utilizzando materiali di provenienza locale tra cui legno, vetro, terracotta e acciaio COR-TEN, si integra nel paesaggio sia visivamente che ecologicamente. Circondato da uliveti e querce, con il tetto ricoperto da vigneti, l’edificio appare come due graziose feritoie nella collina. All’interno, la vinificazione a flusso gravitazionale e la cantina naturalmente fresca riducono il consumo energetico. Si possono fare tre tipi di tour che iniziano tutti con un’introduzione alla storia e alla filosofia della famiglia Antinori.
“Gli ospiti – si legge nella motivazione – possono assorbire l’architettura insolita, le strutture vinicole contemporanee e l’area museale, che ospita gran parte della vasta collezione d’arte della famiglia Antinori ed è ora gestita da Albiera Antinori con l’aiuto delle sue due sorelle, Allegra e Alessia. Oltre a conservare e restaurare opere storiche, ne commissionano di nuove, ospitando mostre e seminari per celebrare tutte le forme d’arte che riflettono la cultura toscana. Con la vinificazione e la cucina inclusi in tale compito, i visitatori ricevono un’immersione piena e gloriosa”.
Stefania Tacconi