Onorare la fatica, gli sforzi e i sacrifici che da oltre due secoli i cavalieri italiani e i loro fidi compagni, i cavalli, affrontano per la sicurezza dell’Italia. È questo lo scopo della “Cavalcata del Bicentenario”, iniziativa organizzata proprio dall’Esercito italiano per celebrare i 200 anni dalla fondazione della Scuola di Cavalleria. Così la nostra città ha accolto uno squadrone d’onore del reggimento “Savoia Cavalleria” (3°) che dapprima ha sfilato per le vie del centro storico, poi si è schierato in armi in Piazza del Campo e infine ha consegnato la bandiera e ha salutato la cerimonia dell’alzabandiera davanti alle autorità cittadine. A fare da sfondo a questa particolare celebrazione anche una discreta cornice di pubblico che, al momento dell’Inno, si è unito ai militari.
“L’esercito celebra i duecento anni della scuola di cavalleria – ha detto il tenente colonnello Andrea Cavalli – e le due squadriglie si incontreranno a Roma per le grandi celebrazioni finali. Dopo Venaria e Modena, il percorso ci ha visti passare da Siena, che mi pare sia una cornice ideale per questo evento. Siena è una città di cavalli ed è il luogo adatto per celebrare questo importante anniversario”.
La marcia attraverso l’Italia prevede infatti il viaggio di due squadriglie, la prima partita da Lecce (città che oggi ospita la scuola), e la seconda partita da Venaria Reale, prima sede della scuola di cavalleria. I due gruppi si incontreranno a Roma venerdì prossimo, il 27 ottobre, in Piazza di Siena. Le città prescelte come tappa di “Cavalcata” sono appena sette: oltre alle due città di partenza e la capitale, i reggimenti faranno visita a Modena, Barletta e Caserta oltre a Siena.
Emanuele Giorgi