La centrale operativa del 118, per l’area vasta Sud-Est deve restare a Siena

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I gruppi consiliari PD e Nero su Bianco hanno presentato, ciascuno, un’interrogazione orale, vista l’urgenza dell’argomento, sull’individuazione della sede per la Centrale operativa unica del 118 per l’Area Vasta Sud-Est.

Un tema di assoluta rilevanza, salito recentemente all’attenzione dei media, viste le varie prese di posizione di esponenti politici ed istituzionali toscani, perché comporta, appunto, una scelta estremamente importante per la ricaduta delle prestazioni essenziali atte a garantire un interesse collettivo primario, come quello della salute e del benessere. Il gruppo di maggioranza, nello specifico, ha chiesto di conoscere interventi ed azioni, attualmente in atto da parte del primo cittadino, sia nel suo ruolo di Sindaco sia in quello di Presidente della Conferenza dei Sindaci, affinché Siena sia la sede della Centrale operativa unica del 118 per l’Area vasta della Toscana meridionale.

Per l’individuazione della sede, da effettuare, come hanno detto i consiglieri di opposizione, in base ai presupposti di prendere il meglio da tutti i modelli organizzativi adottati, con un’attenzione ai costi ed ai tempi di adeguamento, Nero su Bianco ha chiesto al Valentini, sentiti anche gli operatori locali coinvolti, una presa di posizione unitaria da parte di tutto il consesso consiliare.

L’assessore Anna Ferretti nel rispondere ai due documenti presentati, che per l’urgenza, hanno, in qualche modo, “recuperato” anche quello a firma di Enrico Tucci (Cittadini di Siena) che, per lo scadere del tempo a disposizione delle interrogazioni, non è stato discusso, ha fatto presente come l’Amministrazione comunale, da subito, abbia affrontato il tema, constatando che dai conti della Regione la Centrale a Siena avrebbe un costo minore, invece aumenterebbe del 35% se realizzata ad Arezzo e a un più 20% a Grosseto. <<Non è, quindi, un problema di “bandiera”, bensì di salute. La nostra centrale è l’unica ad essere stata accreditata, dalla Regione, al 91%>>. Una valutazione che prende in esame diversi parametri, tra i quali l’ottimo lavoro svolto, i criteri di analisi in base alle necessità, così da non “intasare” il pronto soccorso ospedaliero, la diffusione della rete STEMI per il trattamento precoce dell’infarto acuto del miocardio <<e di tutte le altre patologie evidenziate dal consigliere Tucci, oltre al fatto che Siena si è già dotata di un piano generale maxi emergenze per fronteggiare eventi di carattere straordinario, raddoppiando da 6 a 12 le postazioni operatori>>. <<All’assessore regionale Marroni, con il quale abbiamo avuto, insieme al Sindaco, un incontro lo scorso 21 luglio – ha proseguito la Ferretti – abbiamo rappresentato la funzionalità e l’efficacia del nostro 118, e lui ha detto che sarebbe stato valutato non chi “gridava più forte”, ma le soluzioni tecniche e organizzative più opportune per la salvaguardia, prima di tutto, dell’efficienza ed efficacia degli interventi, e non tanto il contenimento della spesa>>.

Ancora più incisiva la risposta del Sindaco Bruno Valentini. <<Si deve evitare di scambiare la politica della sanità con la lotteria dei campanili. Per evitare l’escalation delle dichiarazioni ho invitato al Palio il Sindaco di Arezzo, Giuseppe Fanfani, e da lui sono stato cortesemente invitato alla Giostra del Saracino, perché credo nella collaborazione, importantissima, tra le nostre realtà: Arezzo e Grosseto (il sindaco Emilio Bonifazi è d’accordo per la scelta di Siena)>>. Sì perché la <<insipida guerra tra campanili>> potrebbe portare a una sola Centrale operativa a Firenze. Per Valentini, quindi, la valutazione deve incentrarsi sia sui servizi sia sulla loro utilità sociale. E, visto che <<Siena rappresenta una esempio virtuoso, perché per tempo ha razionalizzato la sua rete ospedaliera, e perché, pur cercando di capire e

 

 

 

 

 

 

 

 

 

rispondere alle esigenze della sua collettività, pensa con una visione regionale, all’interno della quale la salute rappresenta un punto vitale per far sì che le persone decidano di vivere in questo territorio, lavorarci, studiare o semplicemente trascorrerci le vacanze>>.

Per questo <<non vogliamo risposte politicamente convenienti, ma tecnicamente indiscutibili, così da garantire al meglio la sanità>>. Le discussioni, quindi, accesesi localmente in questi giorni sulla stampa, devono, per il Comune di Siena, tornare, in Regione.

Il Sindaco Valentini nell’accogliere le sollecitazioni fatte dai due gruppi consiliari, comprese quelle di Tucci, ha detto che se ne farà interprete, fin da stasera, alla festa senese del PD dove interverrà Marroni. Un nuovo passo affinché <<Siena torni ad essere partner forte nello sviluppo regionale, non da questuanti, ma da portatori di progetti>>.

Soddisfatto, per le risposte ottenute, il gruppo del PD. La consigliera Katia Leolini, ha solo rimarcato come la loro richiesta sia <<supportata dalla vigente normativa e linee guida, relativamente al possesso di criteri e requisiti. Dalla necessità di una adeguata gestione delle maxi esigenze, e dalla presenza, nella nostra azienda, AOUS di percorsi ultra specialistici di radiologia interventistica, chirurgia cardiovascolare, neurologia e neuropsichiatria.

Soddisfatto Luciano Cortonesi, di Nero su Bianco, nel riconoscere l’onestà individuale dimostrata dal Sindaco e dalla Ferretti per la non condivisione della linea ipotizzata dal proprio partito, e per l’Ordine del giorno approvato, successivamente, all’unanimità. Il documento sarà, adesso, inviato alla Regione Toscana.