Il 22 agosto 1689 un incendio danneggiò la chiesa dell’Immacolata Concezione all’Antiporto di Camollia, che sorgeva nel luogo dove oggi si trova la parrocchia di Santa Petronilla. I lavori iniziati nel 1622 (il Granduca di Toscana pose la prima pietra) si protrassero per un decennio e terminarono, infatti, nell’ottobre del 1632 quando venne l’edificio religioso venne inaugurato dall’Arcivescovo di Siena Ascanio Piccolomini d’Aragona. Erano stati i frati cappuccini ad erigere qui il convento con la chiesa annessa, probabilmente incorporando edifici più antichi, perché, secondo la tradizione, si attribuiva alla Vergine Immacolata la vittoria riportata dai senesi nel 1526 sulle truppe di papa Clemente VII, nota come battaglia di Camollia. Soppresso il convento tra Sette e Ottocento, e destinata ad usi profani anche la chiesa, quest’ultima fu riconsacrata nel 1895 e poco dopo acquisì l’odierna intitolazione a Santa Petronilla (che non ha nulla a che vedere con l’antico monastero di Santa Petronilla, appartenuto a monache francescane, ubicato anch’esso fuori l’Antiporto ma oltre l’attuale parrocchia). I locali del convento attiguo alla chiesa, ampio e disposto su più piani (contenne fino a cento religiosi), tuttora esiste e si possono vedere, nella sostanza, le strutture originali, anche se internamente è stato trasformato ed oggi ospita una residenza per persone disabili del Comune di Siena.
Maura Martellucci
Roberto Cresti