Custodire, valorizzare e soprattutto restituire alla città e ai suoi visitatori uno dei suoi beni culturali più preziosi. È in quest’ottica che nasce l’intesa tra la Nobile contrada del Nicchio e l’Arcidiocesi di Siena, Colle Val d’Elsa e Montalcino e che vedrà affidare la custodia dell’antica chiesa di Santo Spirito alla stessa contrada. La formalizzazione dell’atto di comodato, che si svolgerà proprio all’interno della chiesa nel rione dei Pispini, vedrà come protagonisti don Roberto Bianchini, parroco di San Martino, e Davide Losi, priore della contrada del Nicchio. L’evento avrà luogo sabato prossimo, 9 marzo, alle 15.30.
L’edificio sacro, già monastero benedettino e poi convento domenicano, oggi chiesa parrocchiale annessa a San Martino, è uno dei tesori artistici e storici più preziosi che la Chiesa senese custodisca. Al suo interno sono presenti opere d’arte d’inestimabile valore, fra cui la croce trecentesca dipinta da Luca di Tommé, gli affreschi del Sodoma nella Cappella degli Spagnoli, le terrecotte robbiane e le preziose tele dei più importanti autori senesi del ‘600. L’affidamento dell’arcidiocesi, che mira alla valorizzazione di un patrimonio inestimabile, guarda anche all’obiettivo di farsi trovare pronti dal prossimo Giubileo del 2025.
Il Nicchio, impegnato come tutte le consorelle a valorizzare le testimonianze di storia, fede e cultura del territorio, avrà cura di rendere la chiesa visitabile al pubblico, in condizioni di sicurezza per le opere, ed officiarla nei momenti liturgici che la contrada riterrà opportuni. La chiesa di Santo Spirito, in comodato d’uso alla contrada, rimane infatti adibita al culto e in proprietà alla parrocchia del territorio. In occasione della formalizzazione del comodato la chiesa sarà presentata e illustrata a tutti coloro che vorranno essere partecipi all’evento.