La città del vino esiste davvero

Forse nemmeno tutti gli appassionati di vino sanno che la città del vino esiste davvero. Si trova in Francia a Bordeaux, un luogo che ha fatto la storia e l’economia del vino dei cugini d’Oltralpe.

La Cité du Vin è un museo interamente dedicato al vino, distribuito su ben 10 piani per 55 mt di altezza e per una superficie di 13.350 mq. L’edificio, in architettura moderna di acciaio e vetro, realizzato dagli architetti Anouk Legendre e Nicolas Desmazières, per le sue forme sinuose appare come un decanter adagiato sulla Garonne, il fiume che attraversa Bordeaux.

Per i due architetti si ispira ai caratteri di un vitigno nodoso, e al vino fatto ruotare nel bicchiere, anche se a detta degli stessi ideatori non c’è stato l’intento di riferirsi ad una alcuna forma riconoscibile in natura, ma piuttosto quello di evocare l’anima del vino attraverso la sinuosità e la morbidezza. Inaugurata nel 2016, la Cité du Vin ha accolto da allora da più di 2 milioni di visitatori, tanto che il National Geographic l’ha classificata al 7° posto tra i migliori musei del mondo.

All’interno di quello che è ritenuto il Guggenheim del vino, si può percorrere un vero e proprio viaggio nel mondo attraverso il tempo e le culture. All’interno, non si trova solamente il vino francese, ma è invece possibile esplorare attraverso percorsi multisensoriali o didattici almeno 80 territori di tutto il pianeta, Italia compresa. Per la visita, dalla durata stimata tra le 2 e le 3 ore, è possibile scegliere ben 4 aree tematiche con un’audioguida in 8 lingue.

All’interno del museo, il visitatore potrà trovare anche spettacoli, mostre d’arte, strade del vino, giardini, ristoranti, enoteche con più di 800 etichette da tutto il mondo, e una boutique del design e di souvenir per appassionati e professionisti del vino. È uno spazio destinato a tutti, dato che anche per i più giovani e per le famiglie sono previste attività didattiche e di esperienze sensoriali. Se prevedete un viaggio dalle parti di Bordeaux, non perdetevela assolutamente.

Stefania Tacconi