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La Contrada della Civetta apre il suo museo agli ipovedenti. Il vicario Muratori:”Che sia un progetto pilota anche per gli altri”

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Per la prima volta, un museo di contrada apre le proprie porte alle persone ipovedenti: pochi giorni fa, infatti, la Contrada Priora della Civetta, ha lanciato questo nuovo progetto, intitolato “Museo tra le dita”, nato dal bando “Let’s art” della Fondazione Monte dei Paschi. Si tratta di un esperimento, in cui i contradaioli, dopo il percorso di formazione curato dall’Associazione Sant’Alessio di Roma potranno ospitare nel proprio museo tutte le persone con problemi visivi.

“È stato un percorso lungo e per questo devo ringraziare tutte le persone e le associazioni che seguono questo campo, le quali ci hanno aiutato alla realizzazione del progetto – commenta il vicario per i rapporti con i contradaioli Andrea Muratori -. Ci tengo a citare l’associazione Sant’Alessio di Roma, che hanno lavorato a delle tavole tattili studiate proprio per le persone con problemi visivi, in modo da far comprendere loro le varie opere esposte. Inoltre, abbiamo deciso di esporre fuori da una teca una nostra montura, così le persone potranno toccare e sentire bene tutti i materiali utilizzati”.

La volontà della Contrada della Civetta, inoltre, è quella di far conoscere il proprio progetto anche alle altre consorelle e fare in modo che tutti possano aprire le proprie porte a chi ha delle difficoltà. Anche per questo, la Contrada, ha dato il via ad un’attività di crowdfunding, per far conoscere a più persone possibile l’idea.

“Abbiamo iniziato con il crowdfunding a dicembre e siamo soddisfatti dei risultati ottenuti finora – spiega Muratori -. Il nostro obiettivo finale, è quello di essere un progetto pilota anche per gli altri musei di Contrada, con l’auspicio che le consorelle possano adottare questo metodo, magari non soltanto venendo in contro alle persone ipovedenti, ma aprendo le porte a quante più persone possibile”.