Un risparmio della bolletta del gas che può arrivare a cinquanta euro all’anno(43 kg di Co2) mentre per l’elettricità potrebbero rimanere in tasca 33 euro (113 kg di Co2). Per l’acqua infine si potrebbe arrivare a risparmiare 52 litri all’anno.
Ma in che modo? Grazie all’utilizzo delle casse di cottura che vengono prodotte dalla cooperativa di comunità Filo& Fibra di San Casciano dei Bagni. La sfida per la difesa dell’ambiente e contro il caro energia passa anche dalla riscoperta dei metodi di cucina dei nostri nonni. “Il nostro progetto è partito nel 2019. L’idea come è nata? Avevamo letto una pubblicazione del Resto del Carlino del 1941 che spiegava come non sprecare. Purtroppo stiamo vivendo un’epoca per certi versi simile. E noi abbiamo offerto una nostra soluzione”.
Sono le parole di Gloria Lucchesi, membro della cooperativa che è nata nel 2018 e che intende tra l’altro valorizzare, proprio attraverso le casse di cottura, la lana prodotta nelle campagne della zona che sennò dovrebbe essere smaltita. Invece, grazie a queste esempio di economia circolare, il vello prodotto dalla tosatura delle pecore acquisisce una seconda vita.
“Il nostro impegno è anche quello di creare una filiera con i produttori del nostro territorio. All’inizio infatti la cooperativa era nata per operare nel settore della sartoria”, aggiunge Gloria.
I modelli delle casse di cottura sono di legno, di stoffa e di feltro e sono imbottiti con cuscini in modo da mantenere una giusta temperatura e isolare il calore. Il funzionamento è molto semplice: la cassa sfrutta il calore accumulato nella prima fase di cottura che viene mantenuto grazie ai materiali contenuti in questo strumento. “Bisogna portare il cibo a temperatura all’inizio e successivamente, dopo aver posizionato la pentola dentro la cassetta, la cottura verrà ultimata nel giro di qualche ora – assicura Gloria-. Parliamo di qualcosa di veramente semplice da usare. Quando qualcuno prende il caffè per colazione può anche mettere qualcosa sui fornelli e poi spostarlo nella cassetta, dove si completerà il processo durante la giornata. Così a cena si avrà già cibo pronto”.
Creme di zucca e zucchini, pappe al pomodoro, zuppe di ceci, lenticchie e fagioli ed ovviamente (siamo pur sempre in Valdichiana) il sugo all’Aglione: tutte queste ricette possono essere preparate con la cassetta così come il riso, i piselli, la carne lessa, gli stufati e la polenta. “E quando sono pronti sono buonissimi -conclude Lucchesi-. Questa è veramente una soluzione semplice che garantisce bontà e permette di risparmiare”.
Alla fine dunque ne guadagnano gusto, economia domestica e ne beneficia l’ambiente. Elementi in linea con i valori di Slow Food: “Guardare al passato non è un’operazione di nostalgia ma in questo momento, dove riflettiamo sulla rigenerazione delle risorse e sul risparmio energetico, questo metodo di cucina tradizionale può essere una prima buona pratica per la sostenibilità ambientale ed economica delle famiglie e non solo”, ha commentato Gianrico Fabbri di Slow Food Toscana
FOTO – ANNA MARIA EUSTACHI
È stata presentata questa mattina la partnership attivata tra la Emma Villas Siena e la…
Torna l’iniziativa dedicata ai giovani alunni “Io leggo perché”, l’evento nazionale che durerà fino al…
Maori Group sarà il match sponsor ufficiale della partita di domenica prossima, 17 novembre, che…
"In continuità con il percorso avviato nei primi mesi di quest’anno, l’amministrazione comunale di Sovicille,…
Con grande entusiasmo e orgoglio, la Contrada del Leocorno annuncia l’avvio di una campagna di…
Questa mattina abbiamo registrato minime in forte calo sia sulle zone collinari che in quelle…