Sarà revocata la concessione del comodato gratuito dei locali comunali al Conservatorio Franci per destinarli al Liceo Piccolomini.
La decisione è arrivata in seguito ad un voto del consiglio comunale che ha anche scelto di demandare al servizio legale del Comune di accertare eventuali responsabilità con azione di recupero di danni patrimoniali e non e di finanziamenti concessi al Franci. Il voto sull’atto è il nuovo capitolo di una vicenda che coinvolge palazzo Pubblico e l’Istituto di alta formazione musicale. Hanno votato contro le opposizioni
La lite tra le due parti sarebbe nata in seguito alla nomina, da parte del Ministero dell’Istruzione, di Anna Carli a presidente dell’Istituto superiore di studi musicali. La professoressa Carli è quindi tornata alla guida del Conservatorio allo scadere del mandato di Miranda Brugi, e rimarrà fino al 2024, con decreto di nomina firmato dal ministro Messa lo scorso 10 giugno. Nel testo della proposta di delibera la direzione del Franci viene accusata di “predisporre, ignorando le preoccupazioni e le raccomandazioni espresse in tal senso in più occasioni dal Comune, una terna di nominativi al Ministero per il rinnovo della carica di presidente, senza alcuna preliminare e opportuna informazione” all’ amministrazione e al Cda dell’ente.
A spiegare il motivo dell’atto è stato l’assessore al bilancio Luciano Fazzi. “Da parte dell’Comune c’è sempre stato una collaborazione con l’Istituto che sta procedendo con il processo di statalizzazione. In questa ottica il Comune dovrebbe sfilarsi e le spese di mantenimento del Conservatorio e dei locali dovrebbe passare allo stato- dice-. L’impegno di uscita del Municipio è stato anticipato in seguito alla nomina del presidente. Sono state disattese le aspettative di palazzo Pubblico ed è ‘stato fatto un blitz per non confermare l’ex-presidente Miranda Brugi”.
“La Franci diventerà statale. Il Comune ha sempre dato molti soldi ed adesso andranno ripensate le nostre posizioni. La questione è squisitamente legata ad una modifica”, è il parere del sindaco di Siena Luigi De Mossi. “Se l’interlocuzione con il Conservatorio viene meno il Comune farà i propri interessi”, aggiunge il sindaco che poi commenta la nomina di Anna Carli: “Sarebbe stato opportuno proseguire con il presidente attuale. Abbiamo sostenuto la Franci sempre e comunque. E ‘successo quello che è successo ma è solo una parte della vicenda, vogliamo capire cosa fa il Ministero. Il fatto che togliamo la revoca da concordato non significa che noi non ci mettiamo a trattare da pari. Non saremo piegati ma faremo valere i nostri diritti, vogliamo essere trattati con dignità senza inginocchiarci”,
Tanti i dubbi sul testo della proposta della delibera: “rasenta la diffamazione”, è stato detto durante gli interventi. Un emendamento d’ufficio ha smorzato i toni dell’atto originale. Sono state tolto nella parte del Preso Atto le parole “percepito d’arroganza, ostilità e supponenza” al terzo punto e al quarto punto “ostile e di totale indifferenza ” e “immotivata e lesiva”. Nella parte del Ritenuto sono stati “gravissima offesa al ruolo e al” ed è stata sostituita con “nociva per il” ed ancora è stata tolta “con toni tendenziosi ed in maniera mistificata” e “ed a cui – con ogni probabilità qualcuno ha riferito in via strumentale, una versione contraria al vero e dalla quale è derivata una conseguente ed ingiustificata posizione avversa degli studenti nei confronti del Comune”. All’Evidenziato è stato tolto “al solo scopo di escludere aprioristicamente il nominativo del Presidente uscente e impedirne una possibile valutazione professionale da parte dello stesso Ministero competente per la nomina quanto meno in forma comparativa” e “appare strumentali e palesemente infondate”.
Dall’opposizione sono arrivate dure reazioni. “Avete corretto il tono del documento perché quelle parole suonavano molto forti. Vi rendete conto che state togliendo i locali ad una scuola di 200 anni fa per un’errata reazione ad una nomina e ad una reazione degli studenti? Mettiamo sulla strada 200 studenti ed oltre 35 ragazzi dall’oggi al domani”, così Bruno Valentini, Pd. “Queste modifiche smorzano i toni ma qui si rasenta la questione della diffamazione con la precedente delibera. Alcuni passaggi precedenti mi sembravano eccessivi”, sostiene Pierluigi Piccini, Per Siena, “Bisognerebbe essere pragmatici e non scrivere d’impulso una delibera”, consiglia Pietro Staderini, Sena Civitas.
A Valentini ha risposto Fabio Massimo Castellani, consigliere di Forza Italia: “L’amministrazione ha fatto bene a fare questo atto: non c’è stato da parte della dottoressa Carli un comportamento trasparente”
MC