“In assoluta controtendenza, si intende sostituire l’auto medica durante l’orario notturno a Colle Val d’Elsa con un ambulanza infermieristica comportando un declassamento del sistema di emergenza territoriale della Val d’Elsa”. Questa la denuncia contenuta in una missiva firmata da tutti i medici del 118 operativi sul territorio Colle-Poggibonsi-San Gimignano, che denuncia la demedicalizzazione nella zona.
Gli operatori del 118 spiegano l’attuale stato delle cose sul sistema d’emergenza territoriale: “consta di 2 automediche con medico e infermiere a bordo h24 (una a colle val d’elsa ed una a Campostaggia) ed un’ambulanza medicalizzata (a San Gimignano) in orario 8-20. Esistono procedure e protocolli che permettono di integrare il lavoro del territorio con quello in ospedale. Le automediche sono fornite di modernissime strumentazioni: l’emogasanalizzatore portatile, l’ecografo portatile, infrascanner, videolarongoscopio, massaggiatore cardiaco esterno”.
Sul tema si è espressa anche la Fismu in una lettera mandata ai vertici dell’Asl toscana sud-est che sottolinea come tale riorganizzazione non sia “giustificata da alcuna carenza di personale medico sul territorio. La zona Val d’Elsa è una zona attualmente in equilibrio, in cui i colleghi dipendenti e convenzionati svolgono regolarmente 38 ore settimanali, come da contratto, senza che si renda necessario effettuare turni in straordinario”. Una riorganizzazione definita “incomprensibile”, dal momento che “in Val d’Elsa opererebbero tre medici durante il giorno e un medico solo durante tutta la notte”.
Fismu ha anche avanzato alcune controproposte, tra le quali quella di infermierizzare per 12 ore il pet di San Gimignano o infermierizzare per 12 ore il pet di Colle spostando l’automedica di Colle a San Gimignano per 24 ore. In questo modo, spiega Fismu, si avrebbero “sempre due mezzi di soccorso avanzato giorno e notte a coprire il territorio da postazioni tra sé distanti”. Fismu si dilunga anche sulla turnazione prevista per la Val di Chiana: “Pur comprendendo che la previsione della demedicalizzazione di un pet della Val di Chiana sia giustificata dalla grave carenza di personale medico in tale zona, auspichiamo che comunque si provveda con azioni urgenti di reclutamento di tale personale”
Dopo aver ribadito che secondo loro “la riorganizzazione della Val d’Elsa non è in alcun modo giustificata da carenza del personale medico su tale territorio”, la lettera dei medici del 118 conclude chiedendo che la zona della Val d’Elsa sia mantenuta nell’assetto attuale di equilibrio: “Un’azienda tanto attenta, e tanto impegnata può sicuramente trovare una soluzione che possa non intaccare un sistema che è perfetto”.