La famiglia Vercellotti dona 4 poltrone alla Terapia intensiva neonatale dell’Aou senese

Bel gesto di generosità da parte della famiglia Vercellotti che, dopo l’esperienza vissuta nel reparto di Terapia intensiva neonatale (Tin) dell’Azienda ospedaliero universitaria Senese, diretta dalla dottoressa Barbara Tomasini, ha voluto esprimere con un dono la propria gratitudine ai professionisti che hanno prestato assistenza a loro e, soprattutto, al piccolo Dharmik. Nasce così la donazione di quattro poltrone per l’allattamento che i coniugi Vercellotti hanno voluto destinare proprio alla TIN, grazie ad una raccolta fondi organizzata tra familiari, amici e conoscenti.

La dottoressa Tomasini ha commentato: “Non posso che esprimere un ringraziamento di cuore, a Phoebe e Nicola. Alla nascita del loro primogenito Dharmik, hanno sperimentato il triste momento della separazione tra madre e neonato, visto che il piccolo aveva bisogno di cure intensive nei primi momenti della vita. Tutto è andato per il meglio e la famiglia ha avuto modo di conoscere gli ambienti, il personale medico ed infermieristico e tutti gli altri genitori che con loro stavano vivendo una difficile situazione. La loro donazione ha un forte significato: i Vercellotti hanno probabilmente individuato, nella loro degenza, che il bellissimo momento di riunione tra piccolo e madre avviene attraverso l’abbraccio che si attua con l’allattamento e nel contatto pelle a pelle”. “Non ci poteva essere niente di più appropriato rispetto a queste comode poltrone dove prendere in braccio il proprio figlio. Per questo – conclude Barbara Tomasini -, dobbiamo dire grazie a Phoebe, Nicola e al piccolo Dharmik (al quale si è di recente aggiunta la sorellina Chloe), per avere individuato un oggetto davvero importante e dedicato ai genitori, molto utile nel momento del ricongiungimento. Quando ridiamo in braccio i piccoli neonati alle madri siamo sempre molto emozionati, con la consapevolezza che si riforma un legame anche fisico tra mamma e piccino. L’abbraccio e il tocco dei genitori sono fondamentali per lo sviluppo neuro-evolutivo, un aspetto a cui dedichiamo grande attenzione in terapia intensiva”.