La FILCAMS CGIL e la UIL TUCS di Siena e i lavoratori della Coop. Zelig hanno accolto con favore la decisione presa dal commissario Laudanna di non chiudere il museo S. Maria della Scala al 31 di agosto.
Naturalmente la decisione assunta non scongiura il fatto di dover fronteggiare un periodo di difficoltà e di transizione fino al mese di novembre, con l’inevitabile e massicio ricorso alla cassa integrazione straordinaria in deroga in attesa del nuovo bando pregiudizievole per le condizioni dei lavoratori coinvolti.
A fronte dei sacrifici che per alcuni mesi i lavoratori dovranno affrontare, chiediamo fin da subito di porre l’attenzione su quelle che saranno le condizioni del futuro appalto e sulle garanzie che questo esprimerà in termini occupazionali, contrattuali e salariali, a partire dall’aggiudicazione secondo offerta economicamente più vantaggiosa e non al massimo ribasso, nel rispetto del Protocollo sulla gestione degli appalti e dei servizi deliberato dalla Giunta Comunale n° 472 del 30/11/2005 sottoscritto dal Comune di Siena e dalle Organizzazioni Sindacali.
Riteniamo sia di necessaria importanza l’apertura di un confronto con le Organizzazioni Sindacali al fine di scongiurare il ripetersi di una fase critica e la messa in discussione di posti di lavoro.
Siamo consapevoli delle estreme difficoltà che in questo momento sta vivendo il Comune di Siena, ma siamo anche fiduciosi nel credere che il S.Maria della Scala con tutte le sue potenzialità possa e debba diventare il motore della vita culturale di questa città e con questo un veicolo occupazionale importante.
FILCAMS CGIL, UIL TUCS e i lavoratori della Coop. Zelig