La Finanza contesta 17 milioni a Sei Toscana. Fabbrini: “Convinti della correttezza del nostro operato”

La Guardia di Finanza di Siena avrebbe riscontrato una serie di presunte irregolarità fiscali, ancora da dimostrare, a carico di Sei Toscana. Le cifre sono rilevanti: si parla di una cifra vicina ai 17 milioni di euro in evasione e che ovviamente ha fatto destare più di un pensiero ai diretti interessati.

Al momento, in ogni caso, non esistono comunicazioni ufficiali in merito e la fase è preliminare, ovvero al cosiddetto Pvc (processo verbale di contestazione, ndr.). L’atto, una volta trasmesso all’Agenzia delle entrate, potrebbe far scattare la richiesta delle somme ma con la possibilità per l’azienda di opporsi portando le proprie ragioni.

I verbali si riferiscono a fatture ed operazioni economiche degli anni passati, operazioni comunque complesse e oggetto di possibili interpretazioni tributarie diverse.

Sei Toscana, attraverso una nota stampa ufficiale, ha voluto precisare che: “I rilievi espressi nel Pvc che ci è stato notificato dalla Guardia di Finanza lo scorso 8 giugno riguardano una serie di atti e fatti a cui è stata data una differente interpretazione giuridico-tributaria da parte degli organi verificatori, da cui scaturirebbero asserite maggiori imposte”. A parlare è lo stesso presidente di Sei Toscana, Alessandro Fabbrini, che prosegue: “È doveroso sottolineare che trattandosi di una diversa interpretazione di atti e fatti, comunque riconducibili alle precedenti amministrazioni che hanno gestito la società dal 2016 all’inizio del 2021, non è ravvisabile alcun intento di evadere le imposte da parte di Sei Toscana”.

“La società, convinta di poter dimostrare il suo corretto operato, – conclude la nota – si è subito attivata, in questa fase preliminare, con le autorità competenti così da poter chiarire ogni addebito. A tal proposito, Sei Toscana conferma piena disponibilità e spirito di collaborazione, come già avvenuto durante i giorni di verifica effettuati nelle scorse settimane nella nostra sede”.