Siena

La Fp Cgil al comune di Poggibonsi: “Adesso basta!”. Indetto lo stato di agitazione dei lavoratori

“Stesse norme e stesso CCNL… Perché il Comune di Poggibonsi non vuole dare le giuste risposte economiche al proprio personale, come invece avviene in tutti i Comuni con la medesima normativa?”, denuncia la Fp Cgil di Siena, annunciando lo stato di agitazione dei lavoratori dell’Ente.

“Quello che è successo nella delegazione trattante del 16 novembre non è rigidità e supera tutti i limiti della responsabilità. E’ un atto gravissimo, mai successo in provincia di Siena! – prosegue il sindacato – La delegazione trattante di parte pubblica ha sottoscritto un accordo con una sola sigla sindacale territoriale: la Cisl. L’ipotesi di accordo riporta la firma anche di due delegati Cisl ed appare singolare che non sappiano che la RSU è unitaria e le scelte del singolo non valgono nulla senza condivisione. Ma tant’è… Hanno apposto la firma senza parlarne con gli altri, addirittura disertando la riunione RSU convocata per decidere collettivamente la scelta da intraprendere. Una strana idea di democrazia…”.

“Il Comune ha preferito usare scorciatoie improprie e atti autoritari, – sottolinea la sigla sindacale – rinunciando al confronto e siglando una pre-intesa con chi ha rinunciato alla giusta rivendicazione di richieste contrattuali avanzate, solo qualche settimana prima, unitariamente. L’accordo separato è di per sé un atto grave mai successo in provincia di Siena, lo diventa ancor di più se firmato con chi non rappresenta che una minoranza dei lavoratori”.

“Ma perché questo grave atto? – si domanda la Fp Cgil – Ce lo chiediamo visto che le richieste concordate a livello territoriale da tutte le Categorie della Funzione Pubblica hanno portato alla firma di accordi unitari in tutti Comuni: non è accettabile che i nuovi differenziali stipendiali (ex PEO) siano ancora decisi con criteri prevalentemente soggettivi (le pagelle), non è stata accolta una soluzione sulle Ex PEO specifica per il 2023 per far passare di livello tutte le persone che negli ultimi 5 anni non hanno fatto avanzamenti professionali, non è stata accolta la richiesta di criteri oggettivi che consentano equità e non, come negli ultimi 5 anni, con le risorse di tutti, molti facciano 1 PEO, altri 2 PEO e diverse persone rimangono al palo. Un’impostazione iniqua e sbagliata che continuerà a protrarsi anche con questo accordo separato”.

“Infine è inaccettabile che il Comune di Poggibonsi non comprenda che negoziare è una condizione nobile, segno di autonomia e autorevolezza, – conclude l’organizzazione sindacale – l’opposto di chi sceglie la via più semplice della deriva autoritaria, in barba alla democrazia della rappresentanza, in cui il rispetto della maggioranza è valore mai messo in discussione”.

La RSU e la Fp Cgil hanno già indetto assemblee specifiche per spiegare nel dettaglio alle lavoratrici e ai lavoratori ciò che è stato sottoscritto e quali richieste, a detta del Comune inaccettabili, non sono state invece accolte.

marco crimi

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