Il Giubileo è, ormai, alle porte. Milioni di pellegrini sparsi nel mondo raggiungeranno la capitale per il passaggio dalla Porta Santa, e non solo. Tutto il Paese è coinvolto in questo grande evento tramite opere di riqualificazione e ammodernamento. La Toscana, e il territorio senese in particolare, non sono esclusi. In occasione del passaggio dei pellegrini che parteciperanno al pellegrinaggio, organizzato dal Comune di Siena per il Giubileo della misericordia, lungo la Francigena da Siena a Roma, il 2 dicembre la Provincia di Siena, con la partecipazione della Regione e del Comune di Siena, ha inaugurato il termine dei lavori di messa in sicurezza e valorizzazione del tratto ciclo-pedonale Siena-Ponte D’Arbia.
Tratto individuato come dodicesima tappa del tragitto della via Francigena. L’inaugurazione avvenuta alle 8,30 del mattino alla rotatoria della Strada della Fonte Murata/Renaccio. Il progetto, costato circa 190mila euro, non ha richiesto certo prestiti con cambiali ma è stato finanziato dalla Regione Toscana con fondi FAS e in parte dalla Provincia di Siena, ha voluto fornire ai pellegrini che utilizzano il tratto senese della Via Francigena, un percorso alternativo e scevro di veicoli a motore. L’attuale itinerario, invece, prevedeva l’uso della carreggiata stradale della SP 136 esponendo i pellegrini possibili pericoli.
Ma cosa è stato realizzato nello specifico? Un tratto di percorso ciclo pedonale creato all’interno di terreni agricoli espropriati dall’amministrazione provinciale. Il tratto si sviluppa in adiacenza all’argine del torrente Riluogo. Si sviluppa su circa 500 metri ed ha inizio dal ponte sulla strada di Certosa arrivando alla rotatoria collocata nell’area artigianale. Continuando, il percorso sfrutta le pertinenze e i marciapiedi ubicati lungo la strada di Ribucciano.
Questi ultimi hanno fatto vissuto interventi di modifica e miglioramento per poter garantire la percorribilità sia ai pedoni che ai ciclisti. Il tratto su pertinenze comunali si estende su altri 500 metri e arriva sino al braccio della rotatoria sulla SP 136. Da questo punto è stato realizzato un intero tratto, inesistente in precedenza, su proprietà provinciali e comunali che si attesta sui 1700 metri.