Questo pomeriggio il primo incontro del ciclo organizzato dall’Accademia Senese degli Intronati, nell’ambito delle numerose manifestazioni promosse in varie forme e sedi per ricordare il centenario della prima guerra mondiale. L’Accademia intende offrire il proprio specifico contributo allo studio di questa drammatica e dolorosa esperienza di dimensioni inusitate, incrociando le vicende diplomatiche, di strategia militare e politiche generali con la realtà concreta di una città lontana dal fronte, che venne travolta dagli eventi bellici in ogni aspetto della sua organizzazione sociale.
Per riuscire ad approfondire con sufficiente dettaglio tutte le conseguenze dirette ed indirette che la guerra ebbe su Siena, e come le istituzioni locali, il ceto dirigente cittadino ed i cittadini comuni, reagirono di fronte alle varie emergenze imposte dall’evolversi degli avvenimenti a livello nazionale, è stato deciso di organizzare quattro conferenze dal 2015 al 2018, una per ciascun anno di guerra, per approfondire le specificità di ogni anno. Il ciclo di incontri avrà come titolo generale: “1915-1918: anno per anno la Grande Guerra vissuta dai senesi”.
Il primo incontro, dedicato all’anno 1915, si terrà oggi alle 16 a Palazzo Patrizi (via di Città 75), nella Sala Storica dell’Accademia degli Intronati.
Il prof. Nicola Labanca, docente al Dipartimento di scienze storiche dell’Università di Siena, approfondirà in particolare l’evoluzione del dibattito sulla partecipazione alla guerra fra i partiti politici, il ruolo del re e dell’apparato militare, presentando il caso italiano sullo sfondo degli altri casi europei, seguendo poi le problematiche dei primi mesi di guerra, alla luce delle più recenti ricerche.
La dott.ssa Laura Vigni, responsabile della Sezione Storica dell’Accademia, presenterà invece i risultati delle sue ricerche sulla realtà cittadina, con particolare attenzione alla conflittualità sociale, causata dall’aumento del costo della vita e della disoccupazione operaia, e dal timore dell’entrata in guerra, cui le classi popolari era chiaramente contrarie. Altri temi saranno l’acceso interventismo del ceto dirigente più conservatore, il suo protagonismo nelle iniziative assistenziali, il peggioramento generale delle condizioni di vita dei ceti popolari dopo la partenza per il fronte di padri e figli, e le nuove iniziative imprenditoriali a servizio delle forniture belliche. Il tutto per portare alla luce una realtà nemmeno troppo lontana da noi e per alcuni senesi esperienza concreta, vissuta attraverso i racconti di genitori e nonni.
Alla conferenza sono invitati a partecipare studenti, operatori culturali, cittadini.