È già in pieno svolgimento la Maggiolata Lucignanese, la grande manifestazione che dal 1937 rappresenta un grande trionfo dei fiori di primavera ed una appassionante sfida tra i quattro rioni di Porta Murata, Porta S. Giusto, Porta S. Giovanni e Via dell’Amore.
La manifestazione è articolata su sei giornate di festa (16-17-18-19-21-26 maggio), durante i quali Lucignano si presenta come un autentico trionfo di composizioni floreali lungo le strade ed i vicoli. E ci sono altrettante sfilate di carri allegorici, allestite appunto dai rioni, per aggiudicarsi il premio finale, denominato Grifo d’Oro. Una curiosità: il nome “maggio” non deriva dal mese in cui si svolge la manifestazione, ma è il nome con cui a Lucignano si indicano le ginestre, il cui colore giallo è quello dominante in tutte le decorazioni.
Ogni sfilata è uno spettacolo, con il coinvolgimento di bande musicali e gruppi folcloristici provenienti da tutta Italia (ed in qualche occasione anche dall’estero), mentre i carri percorrono l’intero anello delle vie del paese, preceduti dal Capitano del Popolo che annuncia l’arrivo del corteo, e con alla fine il Carroccio trainato da due mucche chianine, che è simbolo stesso del Comune di Lucignano.
Il programma completo si trova sul sito: domenica 19 maggio, ad esempio, i carri allegorici saranno accompagnati dal gruppo folkloristico di Lucignano, dal corpo bandistico di Quaderni di Villafranca (Verona), dalla banda La Racchia di Vejano (Viterbo), dal gruppo Ru Maccature di Carpinone (Isernia) e dal gruppo Zig-Zaghini di San Giovanni in Galdo (Campobasso). Gruppi musicali differenti – provenienti da Toscana e Marche – saranno invece di scena il 21 ed il 26 maggio, per cui la Maggiolata Lucignanese è anche un vero festival nazionale di musica folk.
Naturalmente, questa manifestazione è anche l’occasione migliore per visitare questo piccolo comune della Val di Chiana, praticamente al confine tra le province di Arezzo e Siena, che ha una originale ed affascinante pianta urbanistica a forma ellittica: una scenografia che si presta benissimo ad una festa incentrata sui colori dei fiori e sulla decorazione di questi spazi urbani, tipici dei borghi medievali della Toscana.
Roberto Guiggiani