Saranno presentati il prossimo venerdì 23 ottobre alla stampa i lavori di restauro alla Libreria Piccolomini nel Duomo di Siena ed anche il programma degli eventi di valorizzazione storico-artistica e di promozione culturale, che si terranno fino a dicembre, proposti dall’Opera della Metropolitana e organizzati da Opera – Civita. I lavori saranno illustrati alla cittadinanza nei giorni 23 ottobre, 24 ottobre, 31 ottobre e 28 novembre alle 15, 15.45 e 16.30 con visite guidate gratuite (solo su prenotazione e fino ad esaurimento posti) per ammirare gli interventi di restauro eseguiti nella Libreria.
Il ciclo di eventi si concluderà il 5 dicembre alle 11 – sempre all’interno della Libreria – con la presentazione degli atti del convegno organizzato dall’Accademia degli Intronati lo scorso febbraio, dal titolo La Grazia è Bellezza. Per partecipare agli eventi è obbligatoria la prenotazione al numero 0577/286300 o alla mail opasiena@operalaboratori.com.
La Fabbriceria Opera della Metropolitana del Duomo – come è noto – ha tra i suoi principali scopi statutari la conservazione del patrimonio. La Libreria Piccolomini è stata interessata, nell’ultimo triennio, da diversi interventi di restauro (restauro ligneo dei banconi e delle teche, restauro lapideo del portale interno e dell’edicola soprastante). La nuova luce che risplende grazie alla collaborazione dell’Opera della Metropolitana con la ERCO, specialista per l’illuminazione dell’architettura, unita alla sostituzione dei vetri delle teche e alla pellicola filtrante applicata sulle imponenti vetrate della parete di fondo, permette di ammirare in ogni dettaglio i corali della Cattedrale, uno dei tesori più preziosi nel campo dei codici miniati. La pulitura e il restauro ha riguardato anche il gruppo delle Tre Grazie, collocato al centro della Libreria.
La biblioteca, costruita per onorare la memoria dello zio materno Enea Silvio Piccolomini (Papa Pio II) e conservare il ricco patrimonio “librario” che il pontefice ed umanista aveva raccolto, fu commissionata dal cardinale Francesco Tedeschini Piccolomini, arcivescovo di Siena (poi Papa Pio III), attorno al 1492. Adorna di affreschi eseguiti con ricchezza di colori smaltati e inserti in pastiglia dorata dal Pinturicchio e dalla sua bottega (1503-1508), le dieci scene che si susseguono nelle tre pareti celebrano la vita e il pontificato di Pio II. Alla loro ideazione collaborò anche Raffaello, del quale ricorre in questo anno il cinquecentesimo anniversario della morte.
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