Dopo la lettera ricevuta da alcuni residenti dei Cappuccini , oggi, domenica 7 febbraio, si aggiunge una nuova richiesta da un altro gruppo di persone che abitano nella zona e che denunciano la situazione della strada che per loro è diventata “un itinerario densamente percorso con rischi sia per gli abitanti, sia per i numerosi “runners”.
“Gentile direttrice,
ho letto su Siena News lo stralcio della lettera, giustamente molto allarmata, di due abitanti della Strada dei Cappuccini, n. 13, a Siena. Allarme che condivido in pieno.
Mi permetto di intervenire non solo per sottolineare, a conferma di quanto già dichiarato, che chi vive in questa strada – e io ci vivo da quasi mezzo secolo – rischia la propria incolumità tutti i giorni, ma anche per rappresentare una storia che, penosamente, si trascina da tanti anni. Troppi.
La strada dei Cappuccini o, se si preferisce, la strada che da Palazzo Diavoli taglia la collina di Poggio al Vento per giungere fino alla curva di Collinella e alla strada di Pescaia, nel corso degli anni si è trasformata in una vera e propria mini-tangenziale. Si, proprio così, una vecchia e stretta strada di campagna, con l’asfalto che, per l’alta densità di traffico, in più punti, risulta frantumato (le toppe rabberciate le rivedremo fra poco, dopo un anno, in occasione della gara ciclistica “Strade bianche”), si è trasformata in un itinerario densamente percorso, da mezzi a motore, di ogni tipo e dimensione, ad alta, se non ad altissima, velocità, con rischi sia per gli abitanti, sia per i numerosi “runners” che, da lungo tempo, anche per la vicinanza del “Campo scuola”, la scelgono come luogo privilegiato per la loro attività sportiva.
Le ragioni sono molteplici: la indiscutibile crescita urbanistica dell’area negli ultimi 40 anni, con la costruzione di numerosissimi appartamenti (edilizia abitativa); la trasformazione del Convento dei Cappuccini in Casa di Riposo: eventi entrambi che hanno ovviamente generato la crescita esponenziale a livello locale dell’utenza stradale. A tutto questo si aggiungano ulteriori elementi che aggravano la densità di percorrenza, soprattutto in alcuni orari: molti, provenienti dalla zona nord della città, scelgono la strada di Marciano e dei Cappuccini come percorso alternativo per recarsi in città e viceversa; inoltre, la localizzazione lungo la direttrice Acquacalda – Marciano – Cappuccini di una serie di attività, di edifici di pubblico interesse o di plessi lavorativi, costringono altri ad utilizzarla nelle due direzioni.
Tutto ciò ha generato un notevolissimo aumento del traffico (compresi non pochi mezzi di grandi dimensioni): mezzi che transitano ben al di sopra del limite dei 30 km orari presente su tutta la strada, con gravissimi rischi per gli abitanti, anche perché non poche sono le abitazioni che “affacciano” direttamente sul piano stradale. Detto in altri termini: alcuni abitanti, se mettono appena il naso fuori di casa, rischiano – e non è uno scherzo – di essere investiti.
Qualcosa occorre fare, e al più presto. Non potendo ovviare al transito dei veicoli, perché ciascuno transita dove meglio gli aggrada, o perché vi è costretto (ma forse, in ragione del tipo di strada, a quelli di grandi dimensioni, ad eccezione dei pubblici servizi, il transito dovrebbe essere vietato), andrebbe indiscutibilmente limitata la velocità dei veicoli medesimi inducendoli a percorrere la strada entro il limite previsto che, lo ripeto, è di 30 km orari. Un limite che nessuno rispetta.
Non entro negli aspetti tecnici che sono di competenza dell’Amministrazione comunale. Sottolineo, però, che la questione è stata più volte rappresentata alle Amministrazioni precedenti da lunghissimo tempo. La situazione è progressivamente peggiorata senza che alcuno vi ponesse concretamente rimedio. Perché, semplicemente, non è stato fatto assolutamente nulla.
Solo l’Amministrazione Valentini, in esito alle numerose richieste e alle petizioni scritte, aveva indetto un’assemblea molto partecipata presso i locali della Chiesa di Marciano con la presenza dello stesso Sindaco, dell’assessore Stefano Maggi e del Comandante della Polizia Municipale. La stessa Amministrazione, in esito a questa Assemblea, aveva determinato, ed eravamo quasi al termine del mandato, la costruzione di alcuni attraversamenti pedonali rialzati, finalizzati a ridurre la velocita dei mezzi. Risulterebbe, peraltro, che questo progetto sia stato a suo tempo finanziato con l’adozione dei necessari provvedimenti amministrativi.
Non so se questa fosse la soluzione tecnica migliore o l’unica realizzabile ai sensi della allora vigente normativa. Sta di fatto, però, che con il cambio di Amministrazione (l’attuale Sindaco, avvocato De Mossi, si è insediato a giugno 2018), nulla di concreto è avvenuto fino ad oggi. Forse l’Amministrazione attuale dopo due anni e mezzo dal suo insediamento, sta ancora riflettendo sul tema e sta studiando soluzioni alternative? Se così fosse sarebbe almeno opportuno non solo comunicarlo al più presto agli abitanti, ma adottare i provvedimenti conseguenti.
Per quanto tempo ancora, infatti – e sono trascorsi inutilmente tanti anni – saremo costretti ad aspettare che l’Amministrazione comunale si degni di affrontare il problema e di fornire una concreta ed effettiva risposta?
La ringrazio per l’attenzione.”
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