Riceviamo e pubblichiamo integralmente la lettera del nostro lettore, Adriano Chiantini, che ha voluto ringraziare tutto il personale ospedaliero, medico e infermieristico, che si è preso cura della moglie fino agli ultimi giorni di vita.
“È facile dire grazie quando tutto finisce bene. Ma è doveroso dire grazie anche quando purtroppo una vicenda si conclude, come in questo caso, con la morte di una persona cara. Nella vicenda, nel calvario di mia moglie Tiziana in questi anni ho trovato molte, moltissime persone splendide. Eravamo nel 2016 quando durante un banale controllo, ma i controlli non sono mai banali, nel corpo di Tiziana fu individuato qualcosa che non ci doveva essere. Li l’esperienza e la professionalità della dottoressa Mea e del dottor Latessa furono importanti nell’individuare l’ospite indesiderato. Ma oltre la professionalità l’umanità nell’uso delle parole giuste per comunicare il fatto.
Fummo subito indirizzati a Firenze dal professor Voltolini. Luca, oramai dopo anni lo chiamo così, fu bravissimo professionalmente ma anche umanamente cercando, senza nascondere il problema, di individuare percorsi possibili di terapia. Tiziana ha dovuto fare anche cicli di chemioterapia. Fu scelto il presidio ospedaliero di Campostaggia. Nello specifico la dottoressa Falzetta è stata l’oncologa che ha seguito Tiziana. Persona ugualmente splendida. Ma non meno di tutto il personale del reparto di Oncologia. Ricordo ancora un compleanno che Tiziana fece durante un ciclo di chemioterapia dove il personale medico arrivò nella cameretta con una pasta con sopra una candelina. Piccoli gesti che ti fanno sentire considerata come persona e non solo come ammalato.
I due interventi ci hanno permesso, pur nel dolore e nella preoccupazione, di apprezzare l’umanità di tutto il personale medico della chirurgia toracica di Careggi. Medici, infermieri e oss indistintamente, ottimi e splendidi collaboratori del professor Voltolini. Dopo pochi mesi nuovamente la chemioterapia a Campostaggia e poi un brutto giorno ti dicono che la chemioterapia non è più efficace.
Rimane l’immunoterapia e, purtroppo devo dire, abbiamo apprezzato anche l’attenzione della staff del professor Maio. Siamo arrivati all’ultimo ricovero presso il reparto di medicina 2 delle Scotte di Siena. Ricordo solo il nome del dottor Voglino ma ho nella mente le fisionomia e gli occhi (con le mascherine non posso parlare dei volti) di tutto il personale. Bravi, professionali e disponibili. Sempre. Umani anche quando mi hanno dovuto comunicare che la clessidra stava esaurendo la sua sabbia.
Grazie, grazie a tutti coloro che nel mondo della sanità ci hanno accompagnato in questi anni. Purtroppo la mia amata Tiziana non è più con me ma in questi anni ho potuto apprezzare il valore della nostra sanità e in particolare l’umanità della grande parte del personale che la rende un corpo vivo.
Grazie”.
Adriano Chiantini