“Per mettere alla prova la realtà dobbiamo vederla sulla fune del circo” diceva Oscar Wilde e forse c’è chi quella fune se l’è vista tendere davanti ed ha capito che non si poteva solo stare a guardare.
Fabrizio Fagiotto è giovane e sa che nella vita vorrà fare il giornalista ma siccome la vita è tutto ciò che ti capita quando sei preso a fare altro, lui ha capito che quella fune era stata tesa per lui quando a Cesena ha conosciuto il circo di Vienna, dove era stato mandato per realizzare un servizio.
E così la vita cambia in un attimo anche per un ragazzo che appartiene a quella generazione millennials che forse di circo sente parlare poco e niente e niente conosce di quest’arte. Fabrizio non ha avuto dubbi: ha lasciato tutto e ha seguito la carovana, oggi si occupa delle pubbliche relazioni del Circo di Vienna. E ha molto da dire ai suoi coetanei, ma non solo, ecco il suo appello ai politici locali.
“Il circo è un mondo magico che ripaga chiunque voglia avvicinarvisi – spiega-. Lancio un appello alle istituzioni: date regole chiare e date la possibilità a queste strutture di continuare ad esistere. Serve una pianificazione ed una programmazione chiara. Ci rapportiamo con comuni che, soprattutto in questo momento, si fanno scudo di un’incertezza legislativa generale. Io mando una domanda per poter fare un’esibizione in una città fra 4 mesi e loro mi rispondono: ‘non sappiamo nulla del futuro e non possiamo accogliertela’ – continua-. In questo modo non possiamo organizzarci e senza una pianificazione chiara non possiamo ripartire. Il circo non può più perdere tempo, spero che il ministro Franceschini, il Governo e le amministrazioni attuino una regolamentazione pragmatica”.
Katiuscia Vaselli