Sono tornati a Cascia, dopo mesi di volontariato per rispondere all’emergenza dei tantissimi sfollati a causa del terremoto dello scorso ottobre. Un gruppo di volontari della Misericordia di Siena, insieme al provveditore dell’Arciconfraternita Andrea Valboni, sono partiti ancora prima che sorgesse il sole in modo da arrivare in tempo per fare una sorpresa ai bambini delle scuola di Cascia e di Avendita di Cascia, una frazione montana particolarmente colpita dal sisma dei mesi scorsi.
Così è stato: duecento uova di Pasqua sono partite da Siena e sono state consegnate ad altrettanti bambini che hanno accolto col sorriso e tanti abbracci i volontari senesi, volti ai quali, spesso, si sono affezionati vedendoli ogni giorno lavorare per aiutare proprio quei bambini e le loro famiglie a sopravvivere nell’emergenza del freddo, dell’inverno, delle tende, delle continue scosse.
A Cascia la scuola si trova nell’ampio piazzale che la Misericordia aveva allestito a campo di emergenza, molti senesi che sono stati a cucinare lì riconosceranno l’area. Qui si trovano nove classi, i bambini fanno lezione tutti insieme nell’unico prefabbricato in legno che ospita la scuola primaria.
In una di queste classi si trova la lavagna LIM che è arrivata da Siena per Natale, donata dai genitori dei bambini autistici. I volontari hanno visitato anche la scuola materna di Cascia, che invece ha retto alle scosse.
A Cascia la paura non è passata e gli aiuti servono nonostante le telecamere si siano spente, ormai. La gente piano piano cerca di tornare alla normalità ma la maggior parte delle case è ancora lesionata, diversi i camper e le roulotte fuori, pronti ad accogliere le persone in caso di nuove scosse. La cosa che colpisce di più è il silenzio, a detta dei volontari, la quasi totale assenza dei rumori tipici di un paese, soprattutto se è stato meta di turismo di massa. L’unico rumore percettibile, un piccolo scavatore che lavora.
La scuola di Avendita è in muratura, è antisismica ed ha retto alle scosse. Si trova più su, in montagna, una piccola frazione e nella scuola c’è una sola aula, i bambini sono tutti insieme.
C’è da scommettere che nessuna di quelle uova di Pasqua sarà arrivata integra a stasera. La gioia dei bambini per questa sorpresa è stata davvero grande.