Il 17 aprile 1904 si inaugura la “Mostra dell’Antica Arte Senese”. Nata da un’iniziativa di un gruppo di eruditi senesi, guidati dal sindaco Alessandro Lisini, la Mostra dell’antica arte senese (curata da Corrado Ricci, allora direttore delle reali gallerie di Firenze) fu la più imponente esposizione di arte antica organizzata in Italia fino a quel momento. Dispiegata su tre piani all’interno del Palazzo Pubblico, ne occupava quaranta sale, delle quali quindici dedicate ai dipinti. La mostra, attraverso le sue duemila opere (duemila!), documentò attraverso trenta sezioni la produzione artistica senese dal XIV al XVIII secolo: armi, bronzi, ceramiche, disegni, ferri battuti, gessi, miniature, mobili, pitture, ricami, sculture, tessuti, smalti ed oreficerie. La mostra venne pubblicizzata a lungo sulle maggiori testate del regno e creò un clima di grande aspettativa, così nei pochi mesi in cui restò aperta (doveva chiudere a fine agosto ma dato il successo venne prorogata fino al 30 ottobre) accolse la bellezza di 40.000 visitatori. Inaugurata da re Vittorio Emanuele III, presente il ministro della pubblica istruzione Vittorio Emanuele Orlando, portò con sé una serie di progetti ed eventi collaterali, e venne disputato anche un Palio straordinario, lo stesso 17 aprile, vinto dal Leocorno. L’evento fece conoscere Siena a livello internazionale e contribuì a renderla meta imperdibile per coloro che volevano effettuare un viaggio storico-artistico in Italia; così si potenziarono le strutture ricettive e si aprì, proprio nel 1904, il primo ufficio di informazioni turistiche. Niente si riuscì a fare, però, nemmeno allora, per collegare in maniera più agevole Siena con il resto d’Italia.
Maura Martelluci
Roberto Cresti
Roberto Cresti