La nuova Ue nasce a Siena: sesta edizione della Conferenza sul futuro dell’Europa

Ci sarà l’ospite fisso, l’ex presidente della commissione europea Romano Prodi. Ci sarà il vice presidente dello stesso organismo Raffaele Fitto. E poi ancora i rappresentanti dei più importanti raggruppamenti europarlamentari. Tutti riuniti alla Certosa di Pontignano per delineare l’orizzonte comunitario.

Dal 19 al 21 giugno Siena infatti torna ad ospitare la conferenza sull’Europa del futuro, “una piattaforma che ospita un dialogo tra imprese, regolatori/ istituzioni, media, accademici, molti studenti. Partecipanti che provengono da tutti i Paesi e da tutte le maggiori famiglie politiche. Il dialogo è finalizzato a produrre un paper in sette punti con idee pragmatiche, nuove, non ideologiche che possano sciogliere i nodi che stanno paralizzando l’Unione di fonte a sfide radicali” , spiega Francesco Grillo, director del think tank Vision, che organizza l’iniziativa con molti partner, tra cui il nostro ateneo.

Oltre alla Certosa, a fare da cornice alla kermesse sarà palazzo pubblico.

“L’edizione di quest’anno si concentra su nodi cruciali per il nostro presente e per il nostro avvenire: la difesa comune e il rapporto tra sicurezza e welfare, la transizione verde come leva di competitività, l’autonomia digitale, il bilancio europeo, il commercio globale e il rafforzamento della democrazia e della cittadinanza europea. Temi che richiedono visione strategica, pensiero critico e apertura al confronto. Per questo siamo particolarmente lieti che la città di Siena possa offrire, ancora una volta, spazi e strumenti per una discussione ampia, plurale e orientata a soluzioni concrete. La presenza delle migliori università e fondazioni europee e il coinvolgimento attivo di studenti e ricercatori fanno di questa conferenza un laboratorio prezioso per costruire un’Europa più coesa, più innovativa e più vicina ai cittadini”, afferma l’ assessore ai rapporti con l’Università Vanna Giunti.

“L’Università di Siena è da sempre un centro di dialogo con una spiccata vocazione internazionale, come testimonia anche la forte rappresentanza internazionale del nostro corpo studente. E proprio le nostre studentesse e nostri studenti sono protagonisti attivi della conferenza attraverso i loro interventi nelle sessioni di lavoro ed i gruppi di lavoro coordinati dai nostri docenti”, dice il delegato alle relazioni internazionali dell’ateneo Simone Borghesi.