Una realtà che troppo spesso passa in sordina, ma che racchiude dentro di sé tutti i valori dello sport: squadra, fatica, sacrificio, rispetto. La Pallanuoto Siena è ormai da più di dieci anni un sistema strutturato dello sport senese. Con la sua prima squadra e con il settore giovanile, infatti, la pallanuoto conta un totale di 67 ragazzi, che prendono parte regolarmente ai campionati Uisp regionali.
“In questi ultimi dieci anni siamo riusciti a consolidare la nostra realtà – commenta Antonio Giudilli, dirigente Pallanuoto Siena -. Partiamo dall’under 12 fino ad arrivare all’under 19, per poi passare alla prima squadra senior. Da quest’anno partecipiamo ai vari campionati Uisp, ma negli anni passati abbiamo preso parte anche ai campionati di promozione della Fin e stiamo cercando di ritornarci negli anni successivi”.
Le squadre che partecipano nei vari campionati sono formate sempre da quindici ragazzi circa, anche se nell’elenco manca ancora il settore femminile, che la società avrebbe intenzione di formare al più presto, anche se il nocciolo duro rimane la carenza di strutture. A Siena, infatti, per adesso è possibile utilizzare una sola piscina e di conseguenza diventa più difficile trovare ragazzi e spazi dove allenarli.
“Purtroppo, quando si passa l’under 14 non è più possibile avere le squadre miste – spiega Giudilli -, ma tra i nostri obiettivi a lungo termine c’è quello di trovare anche ragazze che vogliono avvicinarsi a questo meraviglioso sport. Il problema però, riguarda le strutture, perché con una sola piscina è già molto difficile gestire 67 persone. Speriamo che la situazione possa sbloccarsi al più presto, perché con la chiusura della vasca di piazza Amendola siamo stati molto penalizzati”.
Infine, uno dei tasselli fondamentali che influisce in maniera decisiva sul fare appassionare i ragazzi sono le prestazioni della Nazionale italiana, che quest’estate con le Olimpiadi avrà una grande occasione per fare bella figura.
“Quando il Settebello fa una prestazione di livello è sempre positivo – conclude Giudilli -. Le vittorie appassionano tutti, in particolar modo i ragazzi più giovani, per cui quando la nostra Nazionale fa bene è sempre positivo per tutto il sistema”.
Pietro Federici