Si è spento questa mattina, a causa di una terribile malattia, Stefano Morandini: la Contrada della Pantera in lutto per il maggiorente scomparso oggi. Morandini, infatti, ha ricoperto il ruolo di priore della Contrada delle Due Porte per due mandati, dal 2012 al 2015. Una brava persona, benvoluta da tutti, caratteristica che ha trasmesso anche ai due figli Giulia e Simone.
Classe 1956, montepaschino per una vita, ormai in pensione, oltre alla carica di massimo dirigente della Contrada era ancora in carica come amministratore delegato del Consorzio per la Tutela del Palio, con delega all’area che si occupa del marchio.
La salute di Morandini era andata peggiorando negli ultimi giorni, si trovava infatti ricoverato al policlinico delle Scotte. Nella Pantera era riuscito ad andare nei giorni del Palio di agosto ma già si portava dietro i segni della malattia, che lo avevano indebolito notevolmente.
Questa mattina, il suo cuore ha cessato di battere. Dalle 18 il feretro sarà esposto all’obitorio. Domani sarà allestita la camera ardente nella chiesa del Carmine. Il funerale sarà venerdì mattina alle 10.30 al Carmine per poi muoversi verso il Laterino.
“Sono stato per quattro anni il suo vicario generale, abbiamo condiviso tutto – lo ricorda, commosso, il priore della Pantera Pasquale Colella – . Stefano era una persona buona e generosa, sempre pronto ad aiutare gli altri. Aveva un amore viscerale per la nostra Contrada e per me è stato un punto di riferimento e fino a pochissimi giorni fa un prezioso consigliere. Abbiamo fatto tantissime cose insieme, dalle nuove stanze museali, al ripristino del Torneo di Basket Scatta Balza. Il basket, altra sua grande passione… cosi come la buona cucina…. Adorava i suoi figli Giulia e Simone e sua moglie Silvia….una bellissima famiglia nella quale i genitori hanno trasferito ai figli i valori e l’amore per la Contrada. Fino all’ultimo si è dedicato al bene del Palio come amministratore delegato del Consorzio… Oggi non solo la Pantera piange la sua scomparsa ma tutta la città. A Stefano va il ringraziamento per ciò che ha fatto, non solo per il bene della Contrada. Il mio pensiero è a un grande amico che se n’è andato. Ma non muore mai veramente chi rimane vivo nei nostri ricordi”.
Ai figli Giulia – che spesso ha collaborato con questo giornale – e Simone e alla moglie, le più sentite condoglianze da parte della redazione.
K.V.
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