La professione del geometra sta per scomparire?

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Geometri, Ingegneri e Architetti. La santa trinità delle Costruzioni. Il Geometra, professione assai diffusa sul nostro territorio, rischia di diventare una figura mitologica. Mentre per diventare Ingegneri e Architetti è necessario, storicamente, conseguire un Diploma di Laurea, seguire una pratica professionale e superare un esame di Stato è cosa nota che nel nostro Paese per esercitare la libera professione di Geometra non serva una Laurea ma basti un diploma di scuola superiore, la pratica professionale e il superamento dell’esame di Stato.

Le cose, però, sembrano cambiare.
A Siena si sta organizzando il primo laboratorio per la futura Laurea Triennale per Geometri. Di cosa si tratta? Il primo passo sarà compiuto tramite i corsi sperimentali nei CAT per lauree triennali in ingegneria civile e ambientale, che permetteranno direttamente l’accesso all’esame di abilitazione all’albo dei geometri. Il collegio dei geometri di Siena ha, infatti, trovato un accordo con l’università Uninettuno, università telematica che permette i pagamenti anche tramite carta viabuy, per attivare, presso alcuni istituti, i suddetti corsi di laurea. Questi non avranno luogo nelle Università, ma negli Istituti e nella medesima città in cui lo studente si è diplomato. Il Consiglio Nazionale dei Geometri ha proposto al governo di trasformare la tesi di laurea in esame di abilitazione creando dei corsi presso i CAT attraverso i quali lo studente possa direttamente abilitarsi grazie la collaborazione dell’Università del luogo.

Maurizio Savoncelli, Presidente del Consiglio nazionale dei Geometri e geometri laureati, afferma che ciò è solo un primo passo,e che per la riforma serve l’intervento del Ministero. In mancanza di una modifica della normativa tale modello, ipotizzato dai geometri, non potrà essere sperimentato. Savoncelli stesso spiega, infatti, che “Il corso di Siena sarà una laurea triennale in ingegneria civile e ambientale, basata sulle regole attuali. Alla fine del corso gli studenti dovranno sostenere l’esame di abilitazione per accedere all’albo. Nel caso di Siena non parlerei di una sperimentazione del nostro progetto ma di un percorso virtuoso che avvicina i ragazzi al percorso universitario”.

Ovviamente Siena potrebbe essere l’apripista in questo senso e quello che sta accadendo a Siena potrebbe essere esteso anche altrove. Negli ultimi mesi, tra l’altro, il Consiglio Nazionale ha ricevuto moltissime manifestazioni di interesse e richieste di informazioni dalle scuole e dalle di famiglie.