“Risulta poco comprensibile come sia possibile passare tre fasce cromatiche nel giro di una settimana, con un salto dall’arancione al rosso in tre giorni, senza avere nemmeno il tempo di misurarne gli effetti”. è arrivata nel tardo pomeriggio, con un lungo messaggio, la riflessione dell’assessore regionale alla sanità Simone Bezzini sul passaggio della nostra regione nell’area di maggior rischio secondo il dpcm del 3 novembre. “Nella stessa giornata in cui siamo diventati “area rossa”, in due autorevoli contesti nazionali la Toscana veniva indicata come modello da seguire per quanto riguarda gli alberghi sanitari e l’azione di recupero in corso sul tracciamento attraverso il nuovo modello delle tre centrali -afferma-“.
Come Giani anche Bezzini rivendica la buona evoluzione del contagio e quanto è stato fatto in Toscana per contrastare il Covid “la decisione del Governo si basa su dati che si riferiscono alla settimana scorsa, quella dal 2 all’8 novembre”, ma in questi giorni “abbiamo registrato una stabilizzazione del dato dei nuovi positivi, in un quadro dove il numero di tamponi effettuato nell’ultima settimana si è attestato tra i 17mila e i 21mila al giorno “. Sul tracciamento, “si sta recuperando in modo significativo: siamo oggi sopra al 70% a livello regionale- continua-“. Le Usca “siamo passati da 60 a 120 unità in due settimane, in pratica sono raddoppiate, e cresceranno ulteriormente nei prossimi giorni-dice Bezzini-. Sul versante degli “alberghi sanitari” sono attualmente attive 33 strutture con oltre 1000 camere in totale, comprese diverse esperienze di “alberghi assistiti” con un’Usca dedicata e stabile”.
“Relativamente alla riorganizzazione ospedaliera, è in funzione per ogni area vasta la centrale di coordinamento delle aziende ospedaliere e territoriali”, e ancora Bezzini non si ferma qui “in relazione all’andamento delle ospedalizzazioni abbiamo anche registrato un lieve appiattimento della curva negli ultimi giorni, da martedì ad oggi, anche se è bene attendere che si confermi la tendenza”.
“Sul tema del personale sanitario il presidente Giani ha firmato ieri l’ordinanza, alla quale abbiamo lavorato nei giorni scorsi, per consentire assunzioni rapide e snellire le procedure -prosegue Bezzini-. Al tempo stesso, le Università stanno accelerando la chiusura dei percorsi formativi per consentire la messa a disposizione di nuovi infermieri. Infine, nei prossimi giorni lavoreremo per dare seguito agli accordi sottoscritti con i medici di medicina generale e i pediatri di famiglia per dare la possibilità anche a loro di effettuare tamponi rapidi antigenici”.
Ma ora per Bezzini “non c’è tempo né per i dubbi, né per le esitazioni: è necessario spezzare le catene del contagio e piegare la curva verso il basso, senza se e senza ma”, per cui “sfruttiamo al massimo le prossime settimane per uscirne prima, meglio” e sopratutto “senza lasciare indietro nessuno -conclude-. È infatti indispensabile che siano garantiti ristoro, sostegno e prospettive a chi sta attraversando un momento di difficoltà, spesso drammatico, a causa delle restrizioni”.