Tecnologie digitali applicate al dato sanitario, lotta al divario territoriale tra Nord e Sud in tema di accessibilità ai sistemi di ricerca e di cura all’avanguardia ma, anche applicazioni di intelligenza artificiale per la realizzazione di modelli di diagnosi precoci. Sono alcuni dei temi al centro del “Forum nazionale sulla medicina di precisione” che si si svolge dal 13 al 15 giugno a Palermo.
L’evento è organizzato dalla fondazione Heal Italia, di cui l’Università degli Studi di Palermo è socio fondatore, sotto l’egida del Ministero dell’Università e della Ricerca.
La Fondazione TLS è protagonista dell’iniziativa sia attraverso intervento del direttore generale Andrea Paolini sul tema del trasferimento tecnologico nell’ambito della medicina di precisione, in programma il 14 giugno, sia con l’esposizione dei quattro lavori scientifici alla poster session durante tutta la durata del Forum.
“Il progetto Heal Italia ha, per sua natura, una forte componente di valorizzazione della ricerca e dei suoi risultati – afferma Andrea Paolini, direttore generale di Toscana Life Sciences – sia come una delle mission del progetto stesso sia come base imprescindibile dalla quale partire per dare continuità in futuro alle attività della Fondazione Heal Italia. Concentrarsi sul trasferimento tecnologico permetterà dunque di attivare una sempre maggiore collaborazione con le imprese, modelli di partenariato pubblico-privato, tutela della proprietà intellettuale e creazione di spin off e startup innovative, non perdendo mai di vista – conclude Paolini – le tre anime fondamentali: ricerca, impresa e componente clinica. Un circolo virtuoso attraverso il quale crediamo si possano valorizzare al meglio tutti i risultati.”
Con riferimento ai risultati conseguiti ad oggi da TLS su alcune delle progettualità condotte nell’ambito del progetto HEAL ITALIA sono esposti 4 poster. Il primo descrive il lavoro avviato in collaborazione con l’Università di Modena e Reggio Emilia (prof. Maddalena Rossi) e con l’Università la Sapienza e Neuromed (Prof. Roberto Carnevale) sulla valutazione dell’impatto del microbiota intestinale e identificazione di nuovi potenziali biomarcatori in un modello di patologia aterosclerotica. Il secondo e il terzo poster presentano i traguardi raggiunti in questi primi 18 mesi di attività sullo sviluppo di approcci terapeutici innovativi basati sulla generazione e ingegnerizzazione di anticorpi bispecifici con applicazioni in ambito oncologico e malattie infettive. Parte delle attività sono condotte in collaborazione con l’Università di Palermo (Prof. Francesco Dieli). Infine, l’ultimo poster descrive le attività condotte per l’identificazione di nuovi biomarcatori correlati a una patologia ultra-rara, l’alcaptonuria. Il progetto è condotto in collaborazione con l’Università di Siena (Prof. A. Santucci) e l’Azienza Ospedaliera Universitaria Senese (Prof. B. Frediani).
Il progetto Heal Italia (Health Extended Alliance for Innovative Therapies, Advanced Lab-research, and Integrated Approches of Precision Medicine) ha ricevuto un importante finanziamento, da parte del Ministero dell’Università e della Ricerca, pari a 118 milioni di euro nell’ambito del Pnrr Missione 4 – Componente 2 “Dalla ricerca all’impresa”. Il polo opera per la ricerca nell’ambito della salute e al suo interno include più di 40 partner tra università, società farmaceutiche e digitali, piccole e medie imprese, Irccs e istituti di ricerca e cura. L’Università degli Studi di Palermo ha il ruolo di coordinamento attraverso la direzione scientifica del professore Giorgio Stassi.
Oltre a rivestire il ruolo di socio fondatore della Fondazione Heal Italia, Toscana Life Sciences (TLS) è coinvolta nel progetto HEAL Italia attraverso specifiche attività scientifiche che insistono, trasversalmente, su tre diverse unità di ricerca (Spoke), supportata anche dall’Università di Siena: Spoke 1 “Holistic Nosology” (capitanato dall’Università Tor Vergata di Roma) fornendo competenze nell’ambito della proteomica e metabolomica; Spoke 5 “Next-Gen Therapeutics” (capitanato dall’Università Bicocca di Milano) fornendo competenze nell’ambito dell’immunoterapia dei tumori; Spoke 8 “Clinical Exploitation” (capitanato dall’Università di Pisa) nell’ambito delle malattie rare e metaboliche e della leucemia mieloide acuta.
“Queste tre giornate – sottolinea il rettore dell’Università degli Studi di Palermo, Massimo Midiri – rappresentano un ulteriore passo in avanti rispetto all’ambizioso percorso intrapreso da Heal Italia per stimolare un dibattito di alto profilo, al livello nazionale ma anche europeo ed extraeuropeo, sul cambio epocale che la sanità può intraprendere grazie alla ricerca nel campo della medicina personalizzata e di precisione. Un percorso che vede la realizzazione di diagnosi predittive e non invasive, facilmente accessibili ed economicamente vantaggiose, che mettono al centro il paziente. L’impegno, che vede il nostro Ateneo in prima linea assieme agli altri partner, riguarda anche la formazione e il trasferimento di competenze altamente qualificate in grado di rendere il sistema italiano sempre più competitivo e pronto a rispondere alle sfide del futuro. L’attivazione del primo dottorato nazionale in medicina di precisione, che ha la sua sede amministrativa all’università di Palermo, ne è un esempio di cui andiamo molto orgogliosi”.