
La richiesta alla Fiom “di rimozione del materiale affisso ai cancelli dello stabilimento non rappresenta in alcun modo un atto antisindacale né un tentativo di intimidazione nei confronti delle rappresentanze dei lavoratori ma una legittima richiesta ai sensi della legge e del buon senso”.
Lo scrive la direzione aziendale di Pr Industrial-Pramac in un comunicato di risposta alla Fiom Cgil (link qui).
“L’affissione non autorizzata di uno striscione sindacale sul perimetro aziendale rappresenta una chiara violazione delle normative vigenti e delle disposizioni aziendali in materia di comunicazione sindacale”, viene ricordato.
L’azienda, recita il testo, ha “messo da sempre secondo la legge e d’accordo con le rappresentanze sindacali a disposizione specifici spazi” per “l’affissione dell’attività sindacali, conformemente a quanto stabilito dall’articolo 25 dello Statuto dei lavoratori”, e “ribadisce che l’utilizzo di tali spazi deve essere rispettato per garantire un confronto corretto e regolamentato”.
Pramac “vorrebbe avere un dialogo aperto e rispettoso con tutte le parti sociali, nel rispetto reciproco dei ruoli e delle responsabilità nell’interesse comune di garantire un ambiente di lavoro sereno e rispettoso dei diritti di tutti i lavoratori”, si legge ancora.
“Dispiace constatare come Fiom e Cgil continuino a utilizzare una narrazione anacronistica, basata sulla contrapposizione tra ‘Padroni’ e lavoratori, che non rispecchia la realtà di un contesto produttivo moderno e improntato alla collaborazione tra tutte le parti coinvolte – prosegue il comunicato-. Questa continua ricerca dello scontro e l’uso di toni aggressivi, arrivando a millantare reati penali come la condotta antisindacale, parlando di intimidazione personale al delegato Fiom e ricorrendo a parole metastoriche come ‘Padroni’, non permettono di instaurare un dialogo costruttivo tra l’azienda e la Fiom, ostacolando un confronto basato sul rispetto e sulla condivisione di soluzioni concrete che vuole portare naturalmente ad uno scontro”.
Pramac”, che guarda al futuro e non a una narrazione superata, non si farà intimidire da questa retorica e continuerà a lavorare per un ambiente di lavoro fondato sulla collaborazione e sul rispetto reciproco con chi sarà disposta a farlo in maniera costruttiva”, si aggiunge.