Tecnologia, cambiamento, intelligenza artificiale, etica, formazione: tanti i temi al centro dell’iniziativa “L’acqua ha nuove forme… Dell’inevitabile”, promossa dal gestore del servizio idrico integrato e tenutasi al Museo della Biodiversità di Monticiano. Obiettivo dell’appuntamento, che fa parte di un percorso di condivisione e confronto con istituzioni, enti, associazioni di categoria e stakeholder, fare il punto sullo stato dell’evoluzione tecnologica in diversi ambiti della società , delineando quale potrà essere, in tale contesto, il ruolo di AdF sia come azienda che come soggetto protagonista degli sviluppi futuri del territorio.
Dopo i saluti del vicesindaco di Monticiano Alessio Serragli, ha aperto i lavori l’amministratore delegato di AdF, Piero Ferrari: “Il cambiamento perpetuo è l’asse portante del mondo moderno e al centro di ogni cambiamento significativo oggi c’è la tecnologia. Il futuro è più vicino di quanto pensiamo: l’innovazione tecnologica è inevitabile, non si può impedire all’intelligenza artificiale e ai robot di sostituire le nostre occupazioni attuali. Quello che però possiamo fare è non fermarci: dobbiamo predisporci ad accogliere la complessa e stupefacente convergenza tra umanità e macchine, “civilizzare” le nuove invenzioni, domarne i dettagli, tenere salda la barra dell’etica per fare in modo che gli algoritmi non prendano decisioni discriminatorie o moralmente riprovevoli. Lo potremo fare attraverso un profondo coinvolgimento, l’esperienza diretta e una vigile accettazione, analizzando e comprendendo le radici dei cambiamenti e lavorando insieme a essi anziché combatterli”. “Scompariranno le antiche professioni ed emergeranno quelle nuove e sconosciute – continua Ferrari – Sarà quindi fondamentale preparare le nuove generazioni ad acquisire le competenze digitali necessarie ai lavori del futuro e soprattutto aiutarle a comprendere l’impatto etico, politico e sociale dei nuovi trend tecnologici. Soprattutto, sarà cruciale uscire fuori dagli schemi fissi, chiederci il perché delle cose, sostituire le limitazioni con l’inventiva e trasformare le debolezze in forza: non potremo competere con le macchine su calcolo ed esecuzione, ma saremo vincenti grazie a innovazione e creatività ”.
A seguire, gli interventi dei docenti Gaetano Torrisi e Maurizio Masini del dipartimento di Scienze Sociali Politiche e Cognitive dell’Università degli studi di Siena, sulle attività del LabVR del Santa Chiara Lab, con approfondimenti e dimostrazioni di applicazioni della realtà aumentata e della realtà virtuale in campo aziendale, per comunicazioni con il cliente, per la sua formazione, per la presentazione di prodotti e per la formazione interna e la sicurezza del personale.
AdF è un’azienda ad alta specializzazione che investe in tecnologie avanzate sia nell’area tecnica, che nell’area commerciale: nel corso dell’incontro, Serenella Scalzi, responsabile unità commerciale, e Michela Ticciati, responsabile unità gestione operativa hanno raccontato le prime “applicazioni pratiche” della rivoluzione digitale in AdF e illustrato gli scenari futuri. Il gestore ha infatti messo in campo, accanto ai canali di contatto tradizionali – sportelli sul territorio e call center – una serie di strumenti digitali pensati per migliorare i servizi commerciali in termini di rapidità e praticità : sportello online, bolletta web, app Myfiora, MyBank e cbill migliorano la qualità della vita degli utenti, offrendo loro più tempo libero grazie al taglio netto di code, attese e spostamenti, consentendo di effettuare una serie di pratiche e operazioni con un paio di click, da qualunque luogo ci si trovi. AdF non si ferma e guarda ancora più avanti: sono infatti in fase di valutazione degli sviluppi che riguardano assistenti virtuali e da remoto e realtà aumentata, sia per l’area commerciale che per l’area tecnica, che potrebbero aiutare clienti e operatori tecnici di AdF.
“Vogliamo andare oltre la sola fornitura di un servizio e la progressione che AdF ha avuto negli ultimi mesi ne è la dimostrazione – ha sottolineato il presidente Roberto Renai – Un’azienda che realizza 403 milioni di euro di investimenti in 11 anni come la nostra può avere il coraggio e la forza di assumere il ruolo che nel Rinascimento avevano i mecenati, spingendo in avanti i territori di riferimento, incentivandone lo sviluppo e mettendoli in condizione di conquistare uno spazio a livello nazionale e internazionale”. “All’interno di questo percorso, AdF sta creando una nuova relazione con l’utenza: un rapporto caratterizzato da un lavoro di cura e attenzione verso i cittadini, ai quali, grazie agli strumenti digitali, possiamo offrire ulteriori servizi senza costi aggiuntivi e tempo da usare diversamente – ha aggiunto Renai – Questo è solo l’inizio: noi stiamo provando ad andare oltre noi stessi e chiediamo a voi, istituzioni, enti e associazioni di categoria , che siete i nostri primi ambasciatori, di fare altrettanto”.