La Robur domina e va sempre più in alto: Siena – Pontassieve termina 3-0

Una partita quasi perfetta e un dominio assoluto del campo. La Robur di mister Lamberto Magrini sembra essere davvero imbattibile e anche oggi al Berni di Badesse, contro il Pontassieve, lo ha nuovamente dimostrato.

Un match in cui il Siena è partito in quarta da subito trovando il gol del vantaggio nei primi minuti e proseguendo sempre in discesa.

Nel primo tempo, i bianconeri fanno capire alla squadra ospite chi comanda già dal primo pallone e più volte si fanno pericolosi davanti alla porta avversaria. Dopo soli 5 minuti, infatti, Achy stampa una traversa clamorosa di collo pieno sugli sviluppi di un calcio piazzato. Al minuto 8 poi, sempre Achy si fa sentire in area di rigore, ma questa volta punge anche: su un calcio d’angolo, il difensore bianconero viene dimenticato dai giocatori del Pontassieve e con molta comodità appoggia in rete il pallone dell’1-0.

Non passano neanche dieci minuti, che su un altro calcio d’angolo la Robur segna il secondo: questa volta a marcare è Daniele Cavallari, che di testa anticipa tutti sul primo palo.

Nel secondo tempo, è sempre la squadra di mister Magrini a dettare il gioco e in ripartenza fa venire i brividi alla retroguardia di mister Marchionni. A mettere la ciliegina sulla torta alla fine, è Filippo Boccardi, il quale firma il 3-0 e chiude, di fatto la partita.

Sul finale, c’è anche spazio per il portiere Andrea Giusti che con due splendidi interventi sigilla la partita.

Al Berni di Badesse termina 3-0.

Se in campo le cose stanno andando alla grande per quanto riguarda la causa del Siena calcio, meno tranquilla è invece la situazione fuori. Nel corso dei novanta minuti, infatti, i tifosi in curva hanno messo su uno striscione con un messaggio rivolto al Comune di Siena per la questione riguardante lo stadio Artemio Franchi, che ancora non sembra volersi sbloccare. L’intento della tifoseria bianconera è stato quello di evidenziare (non in maniera velata) le lunghe tempistiche per poter riprendere in mano la struttura, che stanno danneggiando il campo e la città.

Pietro Federici