La Robur verso Olbia, mister Padalino sprona i suoi: “Necessario fare punti”

Pasquale Padalino ha presentato questa mattina la prossima trasferta della Robur, che sarà impegnata sabato prossimo sul campo dell’Olbia. Un Padalino che non si è nascosto davanti alle domande dei giornalisti: “Andiamo a Olbia per fare punti” ha detto, prima di spiegare ancora: “La testa dovrà essere comunque sgombra, come visto a Modena. Noi dovremo essere bravi ad affrontare una squadra che non ti regalerà nulla; loro, come noi, hanno motivazioni forti che sono quelle della classifica”. “L’Olbia – aggiunge – è una squadra anche proletaria, compatta, che sa quel che deve fare: mantenere i reparti stretti e non concedere ripartenze. Dal canto nostro dovremo riuscire a gestire le energie”.

Proprio la gestione delle energie sarà fondamentale, visti i numerosi assenti. “Non ci saranno – spiega il tecnico bianconero – Mora e Terzi, mentre Terigi è in forte dubbio. Disanto accusa ancora problemi al flessore, che per un giocatore con le sue caratteristiche è un problema”. Proprio viste le numerose assenze Padalino non esclude un cambio di modulo: “Tornare a 4 dietro è una possibilità. Vedremo, c’è Farcas e potremmo anche spostare Favalli. Inoltre, è rientrato Crescenzi e se è in condizione giocherà dal 1′”

Infine l’allenatore del Siena torna a parlare della sfida di Modena: “Sono assolutamente d’accordo con le parole di Attilio Tesser. Sarebbe stata una meraviglia se il Siena avesse fatto la partita ed il Modena si fosse difeso. Loro erano primi in classifica ed è stato giusto sia andata com’è andata. D’altra parte, ognuno conosce le proprie squadre e non credo che lui si aspettasse, visto il periodo da cui uscivamo, che noi andassimo lì a viso aperto, con spregiudicatezza o a fare la partita. La responsabilità di fare la gara era del Modena”. “Il risultato – conclude – forse poteva essere anche più positivo, se solo fossimo stati in grado di gestire meglio alcune soluzioni. Era Tesser che avrebbe dovuto cercare le contromosse. Chiaramente, con la qualità che ha, il pari non soddisfa l’ambiente e forse neanche i giocatori. Io però guardo in casa mia ed ho fatto i complimenti ai miei ragazzi per l’interpretazione della gara”.

Emanuele Giorgi