La data del 23 giugno 2021 è una data che tutti i chiusini faranno fatica a dimenticare: la data è quella di gara5 tra la San Giobbe Chiusi basket e la Moncada Agrigento. Dopo una stagione da sogno, con appena 3 sconfitte in tutto l’anno, la squadra toscana è arrivata a giocarsi il tutto per tutto in finale con i siciliani. Dopo una partita durissima, in cui i padroni di casa all’intervallo erano addirittura in svantaggio, ci pensano Pollone (18 punti) e Raffaelli (21 punti) a rimettere le cose in sesto e far così festeggiare a compagni e tifosi una meritata promozione. Ai siciliani non bastano i 20 punti di Andrea Saccaggi e devono così abbandonare il sogno di tornare in A2.
Un risultato straordinario per Chiusi che diventa la quinta squadra toscana, in 28 edizioni, a partecipare ad campionato di serie A2, dopo Montecatini, Livorno, Siena e Pistoia. Fa fatica a trattenere la soddisfazione il presidente della San Giobbe Chiusi, Giuseppe Trettel, che dice: “Il nostro credo, che ci ha sempre distinto, ci insegna di lavorare senza presunzione: chiaramente, alla fine il lavoro deve pur ripagare in una qualche maniera”. “Oltre al lavoro -continua Trettel-, al gruppo e al resto, ci vuole anche una certa dose di fortuna. E’ stata un’annata tribolata per tutti, noi compresi: abbiamo avuto, a causa del covid, un mese in cui la squadra non si è allenata, abbiamo dovuto recuperare qualcosa come 5 partite in 10 giorni. Siamo stati bravi ad arrivare primi al termine della stagione regolare, e, arrivare a giocare gara5 in casa ci ha anche agevolato”.
Il presidente risponde ad una domanda sul futuro confronto con la Giorgio Tesi: “Pistoia ha tutta una storia alle spalle, la nostra storia, invece, è veramente misera”. Trettel, poi, prova a dare una dimensione dell’impresa: “Questa mattina un tifoso mi ha scritto ‘non ci posso credere, adesso mi sveglio e mi ritrovo in tribuna a guardare la prima divisione’. Siamo in A2, è una sensazione che definire bella è riduttivo”. Con la San Giobbe si è congratulato anche il sindaco, Juri Bettollini, che a sua volta, Trettel ringrazia: “L’amministrazione comunale, col sindaco in primis, si è data molto da fare: non era scontato riuscire ad aprire un palazzetto, che sarebbe dovuto essere pronto per l’anno prossimo in 15 giorni. Dal canto nostro, noi abbiamo sempre insistito per poter rimanere a Chiusi e non dover andare a giocare altrove, in posti come Arezzo, Siena o Perugia”.
Il presidente prosegue poi parlando del rapporto con Luigi Brugnaro, patron di Umana, che era presente alla partita: “Abbiamo un rapporto strettissimo. Alla partita, oltre a lui, c’erano anche il figlio Andrea e Federico Casarin, il presidente della Reyer. Per dare una dimensione della vicinanza Luigi Brugnaro è venuto alla nostra prima partita ufficiale in un campionato di promozione in trasferta a Reggello, partita che vincemmo ai supplementari. Il suo appoggio ed i suoi consigli non sono mai mancati”. “A lui -conclude Trettel- ho mandato tutti i risultati di ogni quarto di ogni partita, perché ci teneva e crede molto in questo progetto”.
Emanuele Giorgi
(Di seguito il servizio completo)