L’ente senese Scuola edile compie 30 anni. L’ente, fondato il 15 gennaio 1991, nasce come ente di formazione dalla volontà delle parte sociali e organizzata in forma bilaterale. L’obbiettivo che si è sempre posto è quello del miglioramento della professionalità a tutti i livelli, degli operatori, maestranze, tecnici, imprenditori e liberi professionisti. Ma non solo, l’ente ha anche promosso corsi di aggiornamento professionale per il recupero e reinserimento lavorativo delle fasce deboli e la realizzazione di corsi specifici sulla prevenzione degli infortuni suo luoghi di lavoro. Dal 1991 i corsi di formazione sono in aumento progressivo, con la media annua di 90 attività, gli allievi sono passati dai 40 del 1991 ai 1200 del 2020.
Il presidente Giannetto Marchettini esprime grande soddisfazione: “Si tratta di un traguardo che ci rende orgogliosi. In primo luogo per il percorso che è stato fatto in tutti questi anni come ente di formazione al servizio del territorio. In secondo luogo perché la metodologia del ‘cantiere scuola’ come principale occasione di formazione, ci ha consentito di incidere sulla manutenzione del patrimonio storico e architettonico della città e della provincia aprendo sinergie straordinarie con gli enti locali e di tutela. Il mio grazie più sincero a tutti quanti all’interno della struttura, in tutti questi anni, hanno saputo creare un ente solido, capace e in grado di dare risposte al fabbisogno formativo della provincia di Siena, diventandone un punto di riferimento”.
La Scuola edile, in occasione del trentesimo compleanno, ha voluto realizzare un logo celebrativo, oltre ai vari momenti che, durante il 2021, saranno occasione per ricordare tutte le attività svolte. Non ultima la ristrutturazione della sede per renderla più funzionale e al passo coi tempi ed esigenze formative. La presidente Erika Carrazza spiega: “Quella di oggi è una data storica che abbiamo deciso di celebrare lungo tutto l’arco dell’anno, ricordando quanto la Scuola edile abbia investito in risorse umane e professionali per dare il proprio contributo alla qualificazione del mondo del lavoro senese. Anche e soprattutto in termini professionalizzazione e di sicurezza nei luoghi di lavoro”.
Sin dalla sua nascita la Scuola edile ha scelto il ‘cantiere scuola’ come metodo didattico. La modalità innovativa si basa su compiti reali, in cui l’apprendimento avviene con l’esperienza diretta ed il lavoro manuale e concreto, che ha avuto sin da subito come obbiettivo il recupero di beni pubblici di valore storico e artistico in stato di degrado. Il primo lavoro svolto fu il restauro delle Fonti di Fontenuova, un restauro di pregio volto al recupero delle vasche, della pavimentazione e dell’arredo urbano adiacente. Presero parte al cantiere 40 giovani disoccupati, oltre al personale di alcune impresi edili, seguite maestri e professionisti. In seguito furono condivisi i progetti come i bastioni della Fortezza Medicea, le Fonti di Fontebranda, la Fonte delle Monache, il Convento di San Leonardo al Lago, le tarsie del pavimento esterno del Duomo di Siena, la facciata della casa delle Balie, interventi nelle contrade, la cappella e opere lapidee al cimitero della misericordia e al Santa Maria della Scala, l’antica cinta muraria e più recentemente anche il Palco del Palio di Palazzo Berlinghieri.
La Scuola, da sempre, cerca e trova collaborazione con le istituzioni cittadine, siglando protocolli di intesa con le varie amministrazioni comunali e provinciali, con la sovraintendenza archeologica belle arti e beni monumentali, con l’opera della metropolitana del Duomo e con le contrade.
Il direttore Stefano Cerretani conclude: “Oggi la Scuola offre una gamma di proposte formative di ampio raggio, in questo momento formiamo imprenditori, tecnici e addetti alla riqualificazione energetica sui temi legati al Superbonus 110%. Inizieremo nei prossimi mesi un corso per formare operai specializzati nel recupero delle murature a secco; corsi per tecnici sul nuovo modello costruttivo informatizzato Bim e un percorso rivolto al reinserimento lavorativo di detenuti nella casa di reclusione di San Gimignano. Infine tutte le attività ed i servizi rivolti alle imprese e ai lavoratori del territorio per la prevenzione e la sicurezza negli ambienti di lavoro”.