“La Sinistra per Colle, da sempre favorevole alla utilizzazione di energie rinnovabili, conferma il suo giudizio assolutamente negativo sul progetto comunemente definito del “tubone”, da realizzarsi togliendo acqua alla parte più importante del corso dell’Elsa. Lo ritiene dannoso per la nostra Comunità e quindi da combattere”. A renderlo noto è stato lo stesso gruppo attraverso una nota. “Le caratteristiche del progetto – si legge ancora – infatti, danneggerebbero pesantemente il valore sia storico che ambientale del parco dell’Elsa, che vedrebbe così ridotta pesantemente la portata del fiume, peraltro mai valutata scientificamente”.
“Com’è dimostrato da diversi studi e pubblicazioni, l’area del corso dell’Elsa ha caratteristiche uniche sul piano della biodiversità. C’è da considerare, inoltre, il valore storico e architettonico delle gore, soggetti decisivi nello sviluppo storico colligiano, che verrebbero pericolosamente danneggiate dalla realizzazione del progetto – prosegue -. È proprio per questi valori inestimabili che il Parco dell’Elsa viene visitato ogni anno da decine di migliaia di persone, con il relativo indotto economico, di gran lunga superiore al ritorno economico dichiarato dai presentatori del progetto stesso, peraltro basato su dati non certificati. Vista la ridotta portata del fiume è legittimo aspettarsi numeri molto inferiori. Sarebbero invece auspicabili investimenti diversamente orientati sul risanamento e consolidamento delle gore, riattivando la centralina esistente e progettando altre fonti di energia rinnovabile”.
“La Sinistra per Colle ritiene quindi – conclude – un grave errore di tutti gli Enti preposti, avere autorizzato la realizzazione di questo progetto, che porterebbe un vero e proprio scempio del Parco e che è avversato anche dalla Sovrintendenza. Sostiene pertanto l’Amministrazione Comunale nel ricorso avverso al progetto, presso la Corte di Cassazione. Saluta inoltre positivamente la nascita del coordinamento “Salviamo l’Elsa”, cui aderiscono una quindicina di associazioni colligiane, tra le più rappresentative della società civile”.