La società Dante Alighieri offre ai profughi ucraini corsi gratuiti di lingua italiana

Per potenziare le misure messe in campo per l’accoglienza degli esuli provenienti dall’Ucraina presenti sul territorio della provincia, è stato siglato questa mattina dal prefetto di Siena, Maria Forte e dal presidente del comitato di Siena della società Dante Alighieri, Luca Bonomi, un protocollo di intesa che ha l’obiettivo di favorire la conoscenza della lingua italiana, il cui apprendimento è elemento essenziale di inclusione e integrazione sul territorio.

I corsi gratuiti si svolgeranno in 20 ore settimanali e sono rivolti esclusivamente a maggiorenni. Inoltre, i corsi si svolgeranno dal lunedì al venerdì con orario 9.10-13 preferibilmente in presenza o anche in modalità on-line a richiesta degli interessati.

Contattando la segreteria della società Dante Alighieri (0577-49533 o per e-mail: info@ladantesiena.it), potranno candidarsi i cittadini ucraini o loro familiari residenti in Ucraina prima del 24 febbraio 2022, gli apolidi o i cittadini di stati terzi diversi dall’Ucraina e loro familiari, residenti in Ucraina, che beneficiavano di protezione internazionale o di protezionale nazionale equivalente prima del 24 febbraio 2022 e coloro che, in virtù dello status di protezione abbiano presentato alla  questura di Siena, in data successiva al 14 marzo 2022 istanza per la richiesta di un permesso di soggiorno per protezione temporanea.

“Per lo straniero l’apprendimento della lingua italiana, – ha detto il Prefetto Forte – è il primo essenziale elemento di inclusione nel territorio in cui è accolto fornendo gli strumenti per quell’interazione che è il presupposto irrinunciabile di qualunque percorso di integrazione”. “L’iniziativa proposta dalla Società Dante Alighieri – ha concluso – evidenzia oltre alla grande sensibilità degli attori di questo territorio al tema dell’accoglienza degli esuli, anche la loro capacità di fare rete che realizza un effetto moltiplicatore delle capacità dei singoli, essenziale per assicurare elevati standards di inclusione e favorire una futura integrazione”.