Il medico famiglia scopre il proprio nuovo ruolo: la campagna vaccinale e l’approccio alle altre malattie croniche per la continuità assistenziale al cittadino. Lo stesso presidente della Simg (Società italiana di medicina generale e delle cure primarie, ndr.), il professor Cricelli, spiega: “Siamo nella fase cruciale della pandemia e il ruolo dei medici di medicina generale risulta sempre più fondamentale, sia per la presa in carico dei pazienti sia per la somministrazione dei vaccini. Sta arrivando un elevato numero di vaccini e siamo pronti, ad informare e aiutare i nostri assistiti e soprattutto i pazienti più fragili”.
La medicina generale, dopo un anno di pandemia, si dice pronta a raccogliere l’impegno della campagna vaccinale. Nonostante la massima disposizione al servizio del cittadino, sono emersi limiti nella gestione delle malattie acute trasmissibili, che impongono una ridefinizione del sistema sanitario. Adesso è il momento delle vaccinazioni, e, la Toscana procede su buoni ritmi: le dosi somministrate sono oltre 490mila al 19 marzo, con più di 7mila ultraottantenni.
Il decimo congresso regionale Toscana della Simg, parte da questi presupposti, e, si svolgerà in modalità virtuale tra il 20 ed il 27 marzo. Il professor Claudio Cricelli spiega: “In questo congresso noi tratteremo tutti i temi che coinvolgono la medicina generale nell’organizzazione sanitaria del nostro paese e in particolare della nostra regione. Faremo il punto sul ruolo che noi medici di famiglia abbiamo svolto in questi 12 mesi, sui compiti avuti, su come abbiamo preso in carico la popolazione, sulle prospettive della vaccinazione, ma anche sul futuro, perché la pandemia non è estinta. Affronteremo anche il tema di come la comunicazione abbia affrontato il ruolo dei medici di medicina generale nella pandemia, con particolare attenzione alla Toscana”.
Sempre Cricelli continua: “Siamo nella fase cruciale della pandemia e il ruolo della medicina generale è sempre più fondamentale, sia per la presa in carico dei pazienti che per la somministrazione dei vaccini stessi. Proprio in questi giorni la campagna viene rifinalizzata. Sta arrivando un elevato numero di vaccini e noi medici siamo pronti, come dimostra l’impegno già profuso in tutto il paese, con il particolare virtuosismo della Toscana”.
Uno dei tanti messaggi che il congresso si propone di diffondere è che le cure primarie debbano essere in grado di fornire adeguate risposte diagnostiche e terapeutiche. Tutto ciò implica un aumento delle risorse tecnologiche , una condivisione di percorsi diagnostico-terapeutici con la medicina specialistica, l’auspicio di un superamento delle difficoltà prescrittive legate ad adempimenti burocratici amministrativi per fondamentali classi di farmaci come anticoagulanti, farmaci per la cura del diabete, alcuni broncodilatatori inalatori. Per fare tutto ciò diventa necessario innalzare il livello di competenza del medico di medicina generale a livello clinico, comunicativo e gestionale.
Mauro Ruggeri, segretario Simg Toscana, dice che “nell’ambito del congresso affrontiamo il nuovo ruolo del medico di medicina generale. Vogliamo impostare un confronto chiaro sia con i pazienti che con le istituzioni, oltre a un coordinamento tra la Medicina Generale e la parte specialistica. In queste giornate si alterneranno le voci di oltre 40 colleghi con una diretta esperienza sul campo, che sta mettendo in luce ancora adesso le difficoltà organizzative della campagna vaccinale”.
Il vice segretario di Simg Toscana, Andrea Salvetti, commenta: “Nelle ultime settimane ho ricevuto decine di chiamate ogni giorno dai miei pazienti per avere chiarimenti sulla campagna vaccinale: segno della fiducia dei cittadini nel medico di medicina generale come primo punto di riferimento per la propria salute. Non siamo solo ‘prescrittori di farmaci’, ma veniamo chiamati in causa per ogni esigenza. Adesso prosegue l’impegno nella campagna vaccinale per il covid che ci vede in prima linea tra tante difficoltà, come la sospensione cautelativa del vaccino AstraZeneca questa settimana”.