Siena

La Società per la cremazione di Siena recupera 140 anni di storia con il suo archivio

Nel 2020 il numero delle cremazioni in provincia di Siena è stato di 1.054 con una variazione sul 2019 del +29,17%; in Toscana, nello stesso anno, sono state 19.688 con una variazione sul 2019 del +8,85%. Una realtà, quella delle cremazioni, in costante aumento in tutta Italia pari al +33% con punte del +38% al Nord Ovest e le isole al + 6%. Sono i dati diffusi da Socrem, Società senese per la cremazione, in occasione della presentazione del volume “Oltre un secolo di storia della Società senese per la cremazione” che si è svolta al Polo civile del Tribunale di Siena.

“La storia e l’importanza delle cremazioni sono mutate nel tempo ed è oggi necessario comprenderne il passato per capirne l’evoluzione e il ruolo nella società contemporanea. Una scelta, quella della cremazione che, oltre ad una questione ideologica è sempre più improntata anche ad una maggiore economicità pur nella qualità del servizio che deve essere offerto, sia da parte delle imprese che delle Società per le cremazioni che gestiscono i riti” ha spiegato la presidente Socrem Siena Tommasina Materozzi.

“Il futuro deve essere quella di una maggiore omogenizzazione e attenzione della politica – ha sottolineato Linda Natalini, presidente della Federazione italiana cremazione -. Il riordino del sistema funerario giace fermo in commissione da due anni e, nel silenzio e nell’assenza della politica, si inseriscono fenomeni finanziari molto importanti che tendono ad accentrare il mercato funerario sia per quanto riguarda le imprese di pompe funebri che per quanto riguarda la gestione dei forni crematori con l’Italia che rischia di diventare terreno di conquista. Se la politica si fosse degnata di dare una risposta prima, oggi ci troveremmo in una situazione diversa”.

“La cremazione investe il tema della libertà di una scelta così importante rispetto ai dogmi e alle culture dominanti e allo stesso tempo la leggerezza rispetto all’impronta che questo modo di morire lascia sul nostro mondo e sull’ambiente – ha sottolineato il professor Fabio Mugnaini -. Una leggerezza che è tanto più importante come valore condiviso che si inserisce in quella che è l’era del disastro ambientale detta anche era del fuoco. Il movimento per la cremazione di cui Socrem è punto avanzato si inserisce nei processi di modernizzazione e crescita individuale rispetto alla soluzione di problema collettivi”.

L’incontro è stato l’occasione per presentare un vero e proprio lavoro archivistico che il consiglio direttivo dell’associazione ha deciso di realizzare per mantenere viva la memoria storica, oltre che dell’associazione nelle sue evoluzioni, anche della città di Siena e del territorio senese. Curato da Roberta Cortonesi l’archivio raccoglie documenti dalla nascita della Società per la cremazione dei cadaveri di Siena nel 1883 fino al 2021 con i documenti di corrispondenza con le associazioni del territorio e il Comune di Siena, passando per la costituzione della Società per la cremazione di Siena, il 26 marzo del 1996. La Socrem ha concluso così un imponente progetto di riorganizzazione e catalogazione dell’archivio storico dell’associazione con la raccolta di documenti che ripercorrono le principali tappe dell’attività crematoria del territorio senese.

In evidenza, nel pieno rispetto dei principi di privacy dei soci, i documenti sulla costruzione del primo Forno crematorio a Siena (1894-1896) con la compartecipazione finanziaria della Società per la cremazione dei cadaveri di Siena e, di seguito, la prima cremazione avvenuta a Siena il 5 maggio 1896 del medico senese e garibaldino Ruggero Barni. Ma anche normative e regolamenti in materia funeraria, crematoria, dispersione ceneri dal 1987 al 2018, mentre nell’archivio hanno trovato posto i documenti sui lavori di restauro, ampliamento e manutenzione del Tempio e Forno crematorio del cimitero Laterino di Siena dal 1993 al 2002. Inoltre, un’apposita sezione è stata dedicata al protocollo della corrispondenza con enti e associazioni in particolare con il Comune di Siena, l’Associazione pubblica assistenza e Misericordia di Siena; con le ditte fornitrici di materiale per impianti per la cremazione e corrispondenza varia.  Un vero e proprio scrigno di storia, atti e documenti che vede, tra le sue sezioni, quella con le delibere attuative e regolamenti di polizia mortuaria del Comune di Siena e di altri comuni e regioni (dal 2003 al 2010); e ancora, copie e originali di statuti e regolamenti a partire da quello della Società per la cremazione dei cadaveri di Siena del 28 febbraio 1883 ai verbali dell’associazione Giordano Bruno sezione di Siena. Infine, l’archivio con tutta la documentazione e il materiale su convegni e iniziative pubbliche locali e nazionali con relative pubblicazioni.

emanuele giorgi

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