È Ugo la vincitrice della seconda edizione di “Officina Mps, idee per crescere”, il percorso di contaminazione virtuosa sviluppato da Banca Monte dei Paschi di Siena, in partnership con Accenture, per le startup e le pmi al fine di valorizzare i talenti e le giovani imprese ad alto contenuto innovativo. La proposta vincente è stata scelta tra 4 progetti finalisti presentati nell’ambito dell’evento conclusivo che si è tenuto oggi, martedì 21 maggio, a Firenze negli spazi della Fortezza da Basso. Ugo – la startup che fornisce un caregiver su richiesta, quando nessun familiare o amico può prendersi cura della persona fragile, facendosi trovare all’indirizzo di partenza all’ora stabilita per raggiungere insieme all’utente la destinazione e per affiancarlo nelle attività quotidiane – riceverà un contributo monetario di 25mila euro e potrà portare all’interno della Banca competenze e idee innovative e creare la contaminazione virtuosa che sta alla base di “Officina”.
“Officina Mps è nata con l’obiettivo di valorizzare la crescita di realtà imprenditoriali tecnologiche e innovative, di scoprire e promuovere idee originali da portare all’interno del nostro Gruppo per proseguire il percorso di rilancio già intrapreso con il piano industriale e accelerare l’evoluzione tecnologica in corso – ha dichiarato Marco Morelli, amministratore delegato di Banca Monte dei Paschi di Siena- .Il progetto ci ha permesso di ascoltare e di recepire tante nuove idee lanciate da giovani imprese, rafforzando allo stesso tempo l’esperienza della nostra clientela. Abbiamo lavorato, infatti, fianco a fianco con le startup chiedendo loro di creare progetti utili non solo ad innovare la Banca, ma anche ragionati e sviluppati per rispondere ai bisogni reali dei nostri clienti, famiglie e imprese. L’elemento distintivo di questa iniziativa è proprio la concreta contaminazione tra Banca Mps e l’ecosistema digitale italiano e la possibilità di lavorare con noi per le startup che hanno presentato i progetti più utili e realizzabili. Sette delle finaliste della passata edizione già lo fanno. Investire sull’innovazione, infatti, significa guardare al futuro e spingere la ripresa economica del Paese e il ricambio generazionale nell’imprenditoria nazionale”.
Il celebration day, presentato dallo storico conduttore televisivo e radiofonico Carlo Massarini, ha visto un confronto tra lo stesso AD Marco Morelli e Mauro Berruto, allenatore di pallavolo e attuale direttore tecnico della Nazionale italiana di tiro con l’arco, sui temi dell’innovazione affrontati da diversi punti di vista.
Tra le quattro startup finaliste – Biorfarm, Garanteasy, Talents Venture e UGO – la giuria, composta da Giampiero Bergami, chief commercial officer di BMps, Patrick Cohen, CEO Gruppo AXA Italia,Michele Centemero, country manager di Mastercard per l’Italia, e Federico Ferrazza, direttore di Wired Italia, ha valutato le diverse proposte sulla base delle capacità di innovazione, applicabilità, credibilità e comunicazione dei progetti elaborati, portatori di idee e strumenti nuovi, che possano contribuire allo sviluppo del Gruppo Montepaschi. Tutte le startup finaliste avranno l’opportunità di entrare nell’albo fornitori di Mps, come già avvenuto per la maggior parte delle finaliste della passata edizione che oggi lavorano sotto contratto con la Banca.
Durante la finale del contest si è svolta anche l’assegnazione del premio per l’innovazione sostenibile cheè andato a Biorfarm. La startup ha ideato un social-marketplace che connette i consumatori con piccoli produttori locali, con l’obiettivo di eliminare le distorsioni create dall’attuale filiera del cibo, creando un modello più sostenibile. A consegnare il premio è stata Stefania Bariatti, Presidente di Banca Mps, che ha guidato una giuria composta da Cristiano Busco, professore ordinario di sustainability accounting and integrated reporting alla LUISS, e Marco Palocci, responsabile direzione relazioni esterne e istituzionali di BMps e coordinatore del gruppo di lavoro istituito dal CdA per le politiche di sostenibilità.
“L’agroalimentare è un settore di eccellenza del nostro Paese, le iniziative e le proposte di sostegno, a tutti i livelli – da quello legislativo a quello imprenditoriale – si stanno moltiplicando, ed è fondamentale, in questa rinnovata e ritrovata attenzione all’agricoltura, che venga sostenuta la qualità dei piccoli produttori -la presidente Stefania Bariatti ha così argomentato l’assegnazione del premio -, fa proprio questo: è una giovane startup che mette in contatto i piccoli produttori biologici con i consumatori, riduce gli sprechi e garantisce prezzi equi a tutta la filiera. Come Banca Monte dei Paschi ci fa particolarmente piacere consegnare questo premio perché per motivi storici e geografici l’agroalimentare è un settore che abbiamo sempre sostenuto, che consideriamo fondamentale per il nostro Paese e al quale, da sempre, dedichiamo prodotti e consulenza di qualità”.
Officina Mps, lanciata a febbraio 2018, ha visto complessivamente nelle due edizioni la partecipazione di oltre 430 startup e pmi innovative da tutta Italia, chiamate a presentare proposte innovative orientate a trovare soluzioni evolute per soddisfare i bisogni bancari di famiglie ed imprese. Nella prima edizione, vinta dalla romana Trovabando, le partecipanti sono state coinvolte su alcune sfide prioritarie definite dalla Banca su digitalizzazione dell’esperienza cliente, ampliamento dell’offerta e miglioramento dei processi aziendali. Nella seconda, lanciata il 2 ottobre scorso, i partecipanti si sono impegnati, invece, in due differenti categorie, PMI/Small Business e clienti privati, cercando di immaginare e realizzare nuovi canali, strumenti, metodi per offrire servizi sempre più all’avanguardia e vicini alle persone.
Le finaliste hanno lavorato singolarmente fianco a fianco con team di professionisti della Banca al fine di individuare le migliori modalità di implementazione delle loro soluzioni in BMps. Una collaborazione virtuosa che ha rappresentato un’occasione di crescita per tutte le parti coinvolte con una contaminazione di idee e professionalità. Non un semplice contest, quindi, ma una vera e propria fabbrica di idee e progetti dove il lavoro congiunto di soggetti interni ed esterni permette di generare servizi effettivamente utili alla Banca e ai suoi clienti. Nella fase di co-progettazione l’applicabilità delle proposte è stata testata e verificata in un contesto reale, sfruttando la forte spinta innovativa delle startup e l’esperienza consolidata del management Mps. Proprio in questa ottica nella seconda edizione di “Officina” le risorse interne impegnate nel progetto sono raddoppiate passando da 21 a 42, con un maggior coinvolgimento attivo e la possibilità di entrare direttamente in contatto con le aziende toccando con mano contesti spesso lontani dalla prassi aziendale, confrontandosi con visioni nuove e testando un modo diverso e più veloce di operare ed impostare i processi.
Con “Officina Mps” la Banca conferma la propria presenza sul territorio e dimostra l’impegno costante per lo sviluppo del tessuto economico locale e il sostegno alle imprese.