La storia della quercia delle Checche (in Toscana vengono chiamate così le gazze) ha inizio circa 370 anni fa. Siamo a metà del 1600 e la piana dell’Orcia è ancora coperta di boschi di grandi querce. Il disboscamento pressoché totale avverrà tra fine ottocento e inizi novecento con la realizzazione del tratto della ferrovia Roma-Firenze. Solo poche piante vennero graziate, allo scopo di consentire l’ombra per i contadini, i viandanti e frequentemente gli eserciti. É documentata la sosta dell’esercito napoleonico sotto le fronde della grande quercia.
Il possente albero che si trova nel comune di Pienza vanta un’età approssimativa di quasi 360/380 anni. Esso presenta un’altezza di oltre 19 metri, un tronco dal perimetro di circa 4,90 metri e una chioma di oltre 34 metri di diametro. Nel giugno del 2017 la quercia delle Checche ha ottenuto il riconoscimento Mibact: è il primo monumento verde d’Italia.
Articolo e foto Gabriele Ruffoli