Non un semplice ristorante, ma un punto di riferimento per la piccola comunità delle Ville di Corsano. Questo è Il Ristoro, locale di Larissa Mascioni e Elisa Ghezzi.
Sono passati 13 anni da quando le due hanno preso in gestione la struttura, “oramai siamo inserite nel contesto sociale delle Ville di Corsano- spiega Mascioni-. Siamo importanti per il paese così come il borgo è importante per noi. Ville di Corsano è un paese vissuto e noi svolgiamo un’attività che non è solo di ristorazione”. Situato nel comune di Monteroni d’Arbia, Ville di Corsano segna ‘idealmente’ il passaggio dalle campagne vicino Siena allo spettacolo delle Crete. “E’ una frazione di 700 anime”, prosegue la proprietaria de Il Ristoro.
“La soddisfazione più grande è avere una gran parte della clientela che viene da qui -continua-. Questo significa che si è creato tra di noi un legame di supporto. Abbiamo fatto tante iniziative e la comunità ha sempre risposto bene, Ville di Corsano ci ha regalato tanti bei momenti e ci ha tirato su anche in periodi difficili come il 2020”. Mascioni aggiunge: “la nostra posizione ci ha premiato anche con i turisti. Alle Ville abbiamo uno dei paesaggi più belli di Siena. Gli agriturismi lavorano bene: attraggono persone. Il Ristoro è diventato ristorante di riferimento per queste strutture. Questa collaborazione è positiva”.
Proprio nell’anno del covid e con il lockdown Il Ristoro ha capito ancora di più la sua importanza per la comunità. “Attività come la nostra, come le poste o l’alimentari sono stati fondamentali per questa piccola realtà – dice Mascioni-. Abbiamo subito un crollo lavorativo, ma essere in questo contesto ci ha comunque aiutato: siamo stati sempre aperti con un servizio a 360 gradi con asporto e consegne a domicilio e abbiamo fatto tante iniziative per aiutarci a vicenda e animare il paese”. Mascioni ricorda le serate di cucina giapponese, o eventi come quello della serata della pinsa.
In un anno difficile come quello appena passato c’è stato il bisogno di reinventarsi. “Elisa ha la passione per i pasticcini e ha deciso di sfruttarla – afferma Mascioni-. Ci sono molte persone che durante il lockdown sono state da sole, ogni settimana abbiamo portato delle scatole di dolci monodose. Lei ha potuto fare qualcosa che le piaceva e noi così siamo andati avanti”.
Adesso si guarda al futuro. “Una delle nostre carte vincenti sono i prodotti a km zero, il lavoro dei piccoli produttori fatto in un certo modo è importantissimo. Nel 2020 volevamo puntare ad un’attività più curata che desse ancora più spazio alle ricchezze del territorio- conclude-. L’annata non ce l’ha permesso, speriamo di poterlo fare nel 2021 – dice Mascioni-. Aspettiamo gli aiuti, ma ci diamo lo stesso da fare. Dobbiamo essere ottimisti e tornare al più presto alla normalità”.
Marco Crimi
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