Pochi sanno che con 1.015.728 di ettari, la Toscana possiede la più estesa superficie di bosco tra tutte le regioni italiane.
E pochi sanno che esiste un sito dedicato alla Terapia forestale, che viene definita “una pratica preventiva e terapeutica complementare, in grado di contribuire positivamente alla salute pubblica e al benessere delle persone, con conseguenti risparmi sulla spesa sanitaria regionale”.
La definizione la trovate sul sito https://www.terapiaforestale.it/, dedicato ad un progetto di ricerca coordinato dalla stazione di Pian dei Termini (appennino pistoiese) che ha avviato un percorso di valorizzazione dell’area forestale e dei servizi che le montagne toscane possono offrire, come nuove opportunità economiche e occupazionali qualificate, in campo di attrazione turistica e di benessere psico-fisico.
La Terapia forestale rappresenta uno strumento di medicina preventiva, grazie alla relazione terapeutica tra uomo ed ambiente forestale ed i suoi effetti benefici.
A farmi scoprire la Terapia forestale è stato un evento online organizzato dal Comune di Vaglia (provincia di Firenze), in programma sabato 27 febbraio 2021 alle ore 15 (https://www.comune.vaglia.fi.it/eventi-notizie/una-grande-iniziativa-cai-cnr-cerfit-sabato-25-febbraio-ore-1500), insieme a Centro Nazionale delle Ricerche, Club Alpino Italiano e Centro di Riferimento Regionale in Fitoterapia. Per me, che da tanti anni – anche qui su Sienanews – parlo sempre volentieri dei magnifici parchi naturali che abbiamo in Toscana, rappresenta davvero un tema di grandissimo interesse.
Ormai da anni, le attività all’aria aperta sono fra le principali motivazioni di vacanza per italiani e stranieri e la tendenza è destinata a crescere anche nei prossimi anni, e non solo per la voglia di spazi aperti che abbiamo ed avremo dopo il forzato confinamento domestico dovuto al Covid-19.
Il Parco delle Foreste Casentinesi, il Parco di Migliarino San Rossore Massaciuccoli, il Parco dell’Appennino, la Montagna pistoiese – solo per citare i luoghi più importanti – possono dunque aggiungere alla loro attrattività di carattere turistico, anche il fatto di essere luoghi di Terapia Forestale, per la quale, cito ancora testualmente dal sito internet “è indispensabile selezionare sentieri forestali con poco dislivello e larghezza sufficiente a renderli adatti a tutte le persone senza distinzione di età o di livelli di abilità. Infine, per certificare la terapeuticità dell’area forestale individuata e sancirne il collaudo definitivo è necessario rilevare una serie di risposte di salute scientificamente comprovate nelle persone che la frequentano
Roberto Guiggiani