Siena

La Torre vince il suo terzo Masgalano in dieci anni. Il priore Bianchi: “Un lavoro collettivo che inorgoglisce tutta Salicotto”

È il secondo successo consecutivo, per un totale di nove Masgalano. Per la Contrada della Torre è un altro tassello importante, che valorizza il lavoro di un popolo e di una scuola che ormai viene tramandata da anni. La notizia è uscita ieri sera e come è era stato reso noto dall’amministrazione comunale assieme alla commissione, sono state prese in considerazione solo le comparse della passeggiata storica del Palio di luglio, dato che la pioggia ha fermato tutto nell’ultima Carriera vinta dalla Lupa. Dopo la vittoria del Masgalano lo scorso anno, dunque, il popolo di Salicotto torna a gioire.

“Ho sentito un vero e proprio urlo di gioia da parte dei contradaioli – commenta il priore Massimo Bianchi -, questo significa che la contrada tiene molto a questo riconoscimento e sono orgoglioso che molti giovani continuino a portare avanti una tradizione. Sono tantissimi i ragazzi che lavorano durante l’anno ed è normale che quando arriva un premio così ci sia un’esplosione di gioia. Inoltre, non potendo correre il Palio, la soddisfazione è stata doppia, poiché la passeggiata storica era l’unico appuntamento dove potevamo ben figurare: questo è stato fatto e quindi sono orgoglioso che il popolo della Torre continui a lavorare sodo per arrivare a certi risultati, che non passano assolutamente in secondo piano”.

Il rammarico, è stato quello di non poter vedere sfilare la comparsa di agosto, ma intanto, la contrada si può dire orgogliosa del lavoro svolto a luglio con l’economato.

“Per il palio di luglio abbiamo presentato un tamburino ed una coppia di alfieri molto giovani, mentre il resto della comparsa era un misto tra ragazzi e adulti – spiega Sergio Nuvola, provveditore all’economato -. Il nostro tamburino, Dario Papini, era alla sua prima esperienza; quindi, siamo contentissimi del risultato e i complimenti vanno fatti alla coppia di alfieri, formata da Davide Mancini e Niccolò Torri. Per quello che doveva essere agosto, invece, avevamo deciso di far entrare un trio di giovani, ma con una discreta esperienza in Piazza: Timoteo Redditi come tamburino, Andrea Picchiotti e Paolo Pennino alfieri. Un ringraziamento lo voglio fare però, a tutte le persone che girano intorno all’economato, perché durante l’anno sono più di quaranta le persone che lavorano e danno una mano. Inoltre, vorrei menzionare anche il gruppo delle donne, che in inverno dedicano il loro tempo alla cura delle monture e delle bandiere”.

Ancora non è stato deciso se la comparsa di agosto entrerà in Piazza nella carriera successiva, ma intanto il popolo di Salicotto ha scritto un altro importante capitolo della propria storia.

Pietro Federici

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