
Al ministro Pichetto Fratin “presenteremo proposte concrete, ad esempio per consentire anche a chi vive in aree vincolate o nei centri storici di condividere parchi fotovoltaici e accedere a investimenti importanti realizzati dalle utility, mettendoli a disposizione dei cittadini”.
Lo ha affermato il presidente di Estra Francesco Macrì stamani ad Arezzo, nell’ambito di un convegno, organizzato dalla stessa azienda, che ha radunato istituzioni, aziende e centri di ricerca. Tra gli ospiti anche l’amministratore delegato di Leonardo, Roberto Cingolani, ed appunto il ministro dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica, Gilberto Pichetto Fratin.
L’obiettivo è quello di delineare una strategia integrata, territoriale e nazionale, capace di rendere la transizione una strada concreta, inclusiva e sostenibile. “La sfida è mondiale, perché credo nessuno oggi dubiti del cambiamento climatico, che ha tutta una serie di conseguenze”, ha detto Pichetto Fratin. “Abbiamo il dovere di salvaguardare il mondo – prosegue il ministro – pertanto le azioni sono quelle della decarbonizzazione e produzione di nuove energie pulite arrivando a emissioni nette zero al 2050. Si tratta di una transizione che deve essere compatibile ambientalmente, socialmente ed economicamente: compatibilità economica vuol dire anche creare le condizioni perché sia percepita come opportunità e accompagnata dalla consapevolezza, da parte dei cittadini, della necessità di andare avanti su questo fronte”.
Molti i sindaci toscani presenti, come Nicoletta Fabio, che nel suo intervento ha sottolineato l’importanza dei progetti di rigenerazione urbana, come Conversi, il sistema di percorsi pedonali e piste ciclabili lungo le mura storiche.
Altro punto su cui si è concentrato il ministro è quello del nucleare: “La domanda di energia in Italia, attualmente pari a 300 miliardi di kilowattora, raddoppierà nei prossimi 10-15 anni. Abbiamo il dovere di produrre energia pulita, ma anche di garantirne la disponibilità sufficiente per imprese e famiglie. Per questo, nel mix energetico deve essere inclusa anche l’energia nucleare Non possiamo pensare di raggiungere l’obiettivo solo con fotovoltaico ed eolico – ha proseguito – anche perché questi incontrano ostacoli, spesso legati alla logica del “va bene, ma non vicino a casa mia”. Dobbiamo quindi costruire un mix, come previsto dal Piano Nazionale Integrato, che contempla anche l’ipotesi del nucleare, da valutare nel momento in cui si dovranno compiere scelte concrete”.
Una posizione avversata dal presidente della Regione Toscana, Eugenio Giani: “Sotto questo aspetto, per ora non mi sento di esprimermi favorevolmente. Ritengo che l’evoluzione tecnologica possa farci superare l’era del nucleare e portarci verso forme di energia pulita, senza i rischi e i pericoli che il nucleare comporta”.