La Uilfpl denuncia: “Nuovo repertorio degli incarichi? Soltanto disagio nella comunità sanitaria”

“La Uilfpl Toscana Sud Est ritiene opportuno significare, in merito al nuovo repertorio degli incarichi di funzione del personale di comparto afferente al dipartimento delle professioni infermieristiche ed ostetriche della Azienda Sanitaria Toscana Sud Est, pur a seguito di incontri effettuati ed una corrispondenza bilaterale intercorsa con la stessa Usl, il permanere di non poche perplessità relativamente alle modalità con la quale è stata condotta l’attribuzione dei punteggi che hanno determinato la “pesatura” economica degli incarichi di funzione. Dette perplessità trovano riscontro nel disagio riscontrato nel frattempo nella comunità sanitaria”. Si apre così il comunicato diffuso quest’oggi dalla UilFpl Toscana sud est.

“Riteniamo paradossale – prosegue – che in una Azienda Sanitaria complessa ed articolata come quella della Toscana Sud Est, tra le più importanti di Italia per dimensioni e complessità organizzativa, possa essere sostenibile, nel repertorio “de quo” che non esistano funzioni e responsabilità di “elevata” complessità da attribuire a infermieri e ostetriche. La Uilfpl Tse ritiene che tale impostazione sia riduttiva rispetto all’ effettivo valore professionale della realtà infermieristica e ostetrica aziendale. Preme rappresentare che, nonostante la ristrutturazione degli incarichi dovuta al nuovo repertorio, sussisteranno ancora, da quel che risulta, coordinatori che dovranno “gestire” numeri elevatissimi di dipendenti anche in servizi molto articolati e complessi, per tipologia di utenza e processi da gestire. Orbene, a detti coordinatori, sembra che non soltanto sia preclusa la “fascia” economica più alta, ma addirittura sia loro attribuita una fascia medio-bassa.  Inoltre, registriamo situazioni in cui i coordinatori, pur gestendo Setting Assistenziali identici per risorse umane, materiali e tecnologiche, si vedrebbero riconosciute, inspiegabilmente, indennità diverse. Tali discrasie, se confermate, rappresenterebbero il segno evidente della approssimazione con la quale potrebbe essere stata condotta l’analisi organizzativa funzionale alla valutazione dei punteggi che hanno portato alla “pesatura” economica degli incarichi. Un’altra discrasia che sembra emergere nel nuovo repertorio, riguarda l’esclusione dal ruolo di “capofila” degli incarichi professionali afferenti alle Uoc Direzione Infermieristica Emergenza Urgenza, alla Uoc Programmazione e Sviluppo Professioni Infermieristiche e Ostetriche e alla Uoc Direzione Ostetrica. Riteniamo che tale esclusione produca per i futuri incaricati nelle tre strutture sopra indicate, effetti penalizzanti e demotivanti, sia dal punto di vista economico che da quello professionale. Riteniamo che il ruolo di “capofila”, debba essere previsto in ogni struttura dirigenziale infermieristica e ostetrica”.

“In conclusione, vista l’opinione espressa in nota di risposta del 31 agosto 2022 alla Uilfpl – si chiude la nota – dalle Relazioni Sindacali Aziendali per conto della Direzione Dipartimentale Infermieristico-Ostetrica, che riportiamo testualmente, “……nessun incarico raggiunge punteggi superiori a 52 punti pertanto non è stato possibile attribuire le indennità di funzione corrispondenti alla sesta e settima fascia, anche in relazione al fatto che tali posizioni di particolare rilievo organizzativo, a giudizio della scrivente, dovrebbero essere ricoperte da posizioni di infermiere/ostetrica dirigente……”, significhiamo che il sistema degli incarichi rappresenta una fondamentale componente del sistema classificatorio del personale di comparto ed è funzionale ad una efficace organizzazione aziendale e al raggiungimento degli obiettivi di salute previsti dalla programmazione sanitaria e socio-sanitaria nazionale e regionale. E’ evidente che l’ipotesi di “ridurre” posizioni di responsabilità di comparto, trasformandole in posizioni dirigenziali, non è soltanto “singolare”, bensì inopportuna ed errata, poiché precluderebbe a infermieri e ostetriche, la possibilità di veder loro riconosciuto il dovuto percorso di sviluppo professionale che il sistema degli
incarichi contemplato anche nel nuovo contratto nazionale Sanità sottoscritto il 15 giugno 2022, di prossima emanazione e applicazione, prevede per il personale non dirigente. Probabilmente, è per questa (mortificante) visione organizzativa, che abbiamo assistito alla soppressione delle strutture organizzative definite “Unità Operative Professionali”, nonostante che siano normate a livello regionale da circa venticinque anni e contemplate nel vigente Regolamento Operativo del Dipartimento Infermieristico Ostetrico. Al contrario, nel Dipartimento Tecnico Sanitario tali responsabilità sono state opportunamente mantenute e valorizzate, garantendo al personale tecnico-sanitario un legittimo sviluppo di competenze e responsabilità a tutto beneficio del sistema organizzativo aziendale. Nei fatti, anche in previsione degli sviluppi professionali presenti nel nuovo contratto di lavoro, la cancellazione delle Unità Operative Professionali determinerà soltanto per infermieri e ostetriche la palese negazione di un proficuo e valorizzante sviluppo professionale. Dal momento che la decisione di sopprimere la responsabilità di Unità Operativa Professionale è stata assunta soltanto dal Dipartimento Infermieristico e Ostetrico, chiediamo, in una logica di equità e di “buon andamento” costituzionalmente tutelato, anche alla luce del disagio riscontrato nella comunità sanitaria aziendale, nonché delle motivazioni sin qui esposte, che sia ripristinata la possibilità per la professione infermieristica e ostetrica di accedere alla responsabilità di Unità Operativa Professionale. La Uilfpl Toscana Sud Est ritiene che la valorizzazione del “middle management” infermieristico e ostetrico, che troppe volte e da troppi anni vede irrealizzato il giusto riconoscimento per l’impegno profuso da professionisti e professioniste, che rappresentano uno dei cardini insostituibili dell’organizzazione aziendale, sempre presenti, sempre impegnati a risolvere problematiche di ogni genere e sempre volti a sostenere colleghi e dirigenti, nel proprio lavoro, non possa, non debba essere più procrastinata. Con il nuovo repertorio degli incarichi e delle indennità di funzione previsto dalla Direzione del Dipartimento Infermieristico e Ostetrico, paradossalmente, si annichilisce coloro che avranno ancora una volta il coraggio di impegnarsi in favore dei pazienti/utenti, dei colleghi, dei collaboratori e in definitiva, in favore della propria Azienda Sanitaria. Il middle management infermieristico e ostetrico, merita di essere sostenuto e valorizzato, anche dal punto di vista economico. Non possiamo più consentire che per tanti professionisti/e ad un legittimo sviluppo di carriera, non possa corrispondere un adeguato riconoscimento economico e di valorizzazione professionale. Le idee e le azioni perseguite dalla Direzione Infermieristica e Ostetrica Aziendale, sono di fondamentale importanza per la valorizzazione e la dignità di tanti professionisti e professioniste che con il nuovo repertorio, intenderanno impegnarsi in ruoli diversi. La Uilfpl Toscana Sud est auspica e chiede “hic et nunc” l’apertura di un tavolo di confronto tra Azienda Sanitaria e Sindacati, proprio per rappresentare queste disagio riscontrato nella comunità sanitaria aziendale, dato che può, se non ascoltato, crescere e portare ad un vero e proprio “vulnus” nel sistema sanitario, contraddistinto da frustrazione, demotivazione ed insoddisfazione. Viceversa, potremmo dare un segnale positivo e di fiducia a coloro che rivestiranno posizioni di responsabilità fondamentali per il dipartimento infermieristico ostetrico e per tutta la Azienda Sanitaria Usl Toscana SudEst. La Uilfpl è sempre pronta al confronto e al dialogo costruttivo, la sua cultura laica, solidale e sociale, è quella della responsabilità ed è con tale spirito che chiediamo di essere ascoltati”.